Entra in ospedale per il parto. E muore

Vincenza, in attesa del suo primo figlio, raggiunge l’ospedale per darlo alla luce. Poche ore dopo, si spegne improvvisamente.

Vincenza Donzelli, in attesa del suo primo figlio, è morta il 13 agosto 2022. “Mia sorella è entrata in sala parto e non è più uscita – racconta il fratello Gianluca dopo mesi di silenzio – “Un giorno Vincenzo dovrà sapere perché non ha la mamma”. La donna era conosciuta a Napoli, nota prima di tutto per la sua attività presso la Galleria Borbonica. Il compagno, e padre del piccolo, è Andrea Cannavale, figlio dello storico attore Vicenzo Cannavale. La notizia colpì l’intera comunità come un fulmine a ciel sereno e ciò spinse Gianluca ad abbandonare tutto per dedicarsi esclusivamente alla famiglia e al nipotino. Dopo 15 anni di esperienza all’estero come chef, ha quindi scelto di abbandonare i suoi sogni nel cassetto per attraversare ciò che lui definisce “un inferno”.

Vincenza Donzelli muore in sala parto
Da chiarire le dinamiche della morte di Vincenza Donzelli – foto: Facebook – rationalinternational.net

Era rincasato per festeggiare la nascita di Vincenzo, ma dovette invece assistere con i suoi occhi alle lacrime disperate di sua madre. “Voglio sapere la verità” – ribadisce – “Non so se ci sono delle colpe o dei colpevoli”. I medici non hanno saputo stabilire le cause del decesso, per cui la vicenda è giunta sotto l’occhio attento della magistratura. Il 22 gennaio scorso la procura ha richiesto l’invio a giudizio di quattro medici, i quali dovranno presentarsi nuovamente di fronte ai giudici nel mese di aprile 2024. Nel frattempo i famigliari, che per mesi hanno scelto di mantenere il massimo riserbo sul processo, hanno invece propeso per un cambio di rotta.

“E’ entrata in sala parto e non è più uscita”

Gianluca Donzelli, in seguito alla morte di Vincenza, ha deciso di rompere il silenzio. L’esposizione, da parte di alcuni utenti, di testimonianze e narrazioni molto simili a quanto accaduto a sua sorella, l’ha convinto della necessità di affrontare l’argomento pubblicamente. Dare voce a coloro che, purtroppo, non godono di tale riscontro mediatico. Gianluca ha abbandonato tutto, è vero, ma come lui stesso ha tenuto a sottolineare si trattò di una scelta fattibile. Poteva permetterselo.

Vincenza e suo fratello Gianluca
Gianluca Donzelli rompe il silenzio sulla morte di sua sorella – foto: Facebook – rationalinternational.net

“Se fosse successo ad un semplice impiegato?” – riflette. Sicuramente un dipendente non può concedersi di abbandonarsi al dolore e, molti in realtà, non possono certo permettersi un avvocato ed eventualmente un sostegno psicologico. “Ci sono i messaggi di tante persone che hanno avuto la stessa esperienza, ma nessun supporto” – spiega – “E allora è per quelle persone che oggi parlo”. In questi casi l’ambiguità, la mancanza di chiarezza e la negligenza del personale sanitario rappresentano ossigeno puro per la sofferenza. “Quello che è successo a mia sorella, io non voglio che riaccada più” – ha quindi concluso Gianluca Donzelli.

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