Re Carlo III ha il cancro ed ha dunque iniziato repentinamente il primo ciclo di cure. Cosa succederà? William potrebbe diventare Re.
Re Carlo III ha iniziato le terapie. Per un periodo non definito, il monarca non potrà assolvere ai suoi impegni pubblici. Egli si limiterà ad occuparsi di affari statali e questioni burocratiche nella comoda e protetta poltrona del suo studio, mentre l’erede al trono e i membri della Royal Family sopperiranno alla sua mancanza. Cosa succederà dunque nei prossimi mesi? Le strade sono due: abdicare a favore del Principe William oppure appellarsi al Regency Act, aggiornato tra l’altro nel 2022. In merito alla prima soluzione, sono in molti a sostenere che assistere – finalmente – all’ascesa di un regnante giovane implicherebbe un maggior grado di coinvolgimento e senso di appartenenza da parte dei sudditi britannici.
Carlo III è sempre stato percepito come una fase di passaggio, imprigionato inesorabilmente in un limbo tra vecchio e nuovo, antico e attuale. Se la Regina Elisabetta II è stata definita l’ultima vera sovrana del Novecento, il nipote potrebbe rappresentare il primo Re dell’era moderna. Non a caso, secondo una stima diffusa dal Telegraph, il primogenito Windsor avrebbe conquistato il 62% dei consensi, seguito da Kate con il 61% e dal padre con il 51%. La malattia, laddove dovesse presentarsi come particolarmente gravosa, potrebbe quindi convincere il sovrano a passare definitivamente il testimone al figlio. Una scelta sofferta considerando che, prima di sedere finalmente sul trono, il figlio di Elisabetta II ha dovuto aspettare più di 70 anni.
Regency Act: l’àncora di salvezza di Carlo III
Il Regency Act prevede che, laddove il sovrano regnante dovesse presentarsi come impossibilitato ad assolvere i suoi compiti (in caso di malattia oppure questioni anagrafiche), possono intervenire in sua vece i Counsellors of State, i quali non sono altro che i residenti di Buckingham Palace riconosciuti con il titolo di Sua Altezza Reale. Rientrano dunque nell’élite i Principi del Galles, la Principessa Anna, il Principe Edoardo, ed ovviamente la Regina consorte, Camilla.
Sono esclusi invece il Principe Andrea, in quanto coinvolto nel caso Epstein, e il Duca del Sussex. Appellarsi al Regency Act consentirebbe a Carlo III di mantenere il titolo e lo status quo, delegando al contempo i membri della Royal Family agli impegni pubblici più importanti. Nelle prossime settimane, tra l’altro, William dovrà sopperire anche all’assenza della moglie, attualmente vincolata nelle mura di Adelaide Cottage per concludere il periodo di degenza in seguito alla recente operazione all’addome.