Alice, la madre chiede i resti

Il caso di Alice Neri: una vita giovanissima, spezzata troppo presto. La madre chiede che sua figlia le sia restituita.

Il 18 novembre 2022, nelle campagne di Fossa di Concordia della Secchia, nel Modenese, il corpo carbonizzato di Alice Neri fu trovato a bordo della sua auto. Aveva solo 32 anni. Oggi, mentre il processo contro il presunto assassino, Mohamed Gaaloul, prende avvio, la madre di Alice, Patrizia Montorsi, cerca risposte e dignità per la figlia che le è stata strappata in modo così crudele.

il caso di Alice Neri
La madre di Alice Neri vuole il corpo di sua figlia – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

Patrizia afferma che le hanno tolto sua figlia due volte, prima quando l‘hanno uccisa e poi quando hanno distrutto il suo corpo, bruciandolo. Il dolore di questa madre è palpabile mentre racconta come i resti della figlia siano ancora bloccati a Milano, a disposizione dell’autorità giudiziaria. “Non ho potuto neanche vederla per l’ultima volta, non ho potuto darle un funerale“, continua con voce tremante. La sua richiesta è semplice ma commovente: “Restituitemi mia figlia“.

Il processo

La battaglia per la giustizia di Patrizia si concentra sul processo contro Gaaloul, il 30enne di origini tunisine accusato dell’omicidio di Alice.Spero che venga fuori la verità“, dice con rabbia contenuta. Questo processo non è solo per vedere il colpevole punito, ma anche per dare a Alice la giustizia che merita e restituire dignità alla sua memoria.. Il processo sarà anche un momento di incontro per Patrizia. Infatti dice che lo vedrà per la prima volta. Non nasconde la sua angoscia, ammettendo di essere “distaccata dalla realtà” da quando hanno ucciso sua figlia. Gaaloul, dopo il delitto, è fuggito in diversi paesi europei prima di essere arrestato. Ora, Patrizia spera che finalmente si faccia luce su ciò che è accaduto a sua figlia.

processo per l'omicidio di Alice
La madre di Alice vedrà per la prima volta l’uomo che l’ha uccisa – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

 

Ma la battaglia di Patrizia non è solo per la giustizia penale. È anche per la dignità di Alice, una giovane donna che è stata dipinta in modi ingiusti dopo la sua morte. “Hanno detto di tutto su mia figlia“, lamenta Patrizia, “hanno cercato di farla sembrare colpevole, di infangare la sua persona e il suo onore“. La sua voce si fa ferma mentre chiede di rispettare Alice come la vittima innocente che era. In aula, Patrizia sarà affiancata dal suo altro figlio, Matteo, il fratello di Alice. Insieme, affrontano un dolore che nessuna madre dovrebbe mai conoscere. “Sono una ‘condannata all’ergastolo’“, dice, descrivendo il suo tormento interiore. Ma non si arrende. Chiede a tutti di mettersi nei suoi panni, di comprendere il suo dolore e di unirsi a lei nella ricerca di giustizia per Alice.

La storia di Alice Neri è una di quelle che spezzano il cuore. Una giovane vita spezzata troppo presto, una madre che continua a lottare per lei, una famiglia che cerca risposte e dignità. Il processo contro Gaaloul potrebbe portare giustizia legale, ma il vero tributo ad Alice sarà il ricordo di lei come la persona amorevole e gentile che era, nonostante gli sforzi di chiunque cerchi di offuscare la sua memoria. Patrizia Montorsi non si arrenderà finché non avrà ottenuto quella giustizia e dignità che Alice così tanto merita.

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