Montano le proteste in California e Texas lungo i confini con il Messico. Ora i sostenitori di Trump si fanno chiamare: “L’esercito di Dio”
Il tema dell’immigrazione illegale nel Paese è diventato uno dei principali argomenti di dibattito politico ed elettorale. Si tratta di un argomento divisivo che ha tagliato in due il Paese, ma che vede emergere le prime forme di protesta “folkloristiche”.
Il Sud degli Stati Uniti sta infatti attraversando una difficile crisi migratoria lungo i suoi confini con il Messico. Sono in migliaia i migranti che cercano di entrare nel Paese, ma ora questi vengono contrapposti ad un gruppo di patriottici americani che vogliono scoraggiare il flusso migratorio, sostenendo le politiche di Donald Trump.
“L’esercito di Dio”
Durante i quattro anni di presidenza del tycoon americano i suoi sostenitori più fedeli hanno abituato l’opinione pubblica ad assistere alla creazione di veri e propri gruppi patriottici di estrema Destra a sostegno dell’ex presidente. È quello che si sta verificando ai confini del Sud degli Stati Uniti, dove centinaia di persone si stanno organizzando sotto lo slogan “Take Our Border Back“, ovvero “Riprendiamoci il nostro confine”. Secondo gli organizzatori, il nome di questo gruppo è “God’s amry”, “L’esercito di Dio“.
Il loro gruppo Telegram conta oggi più di 4.500 membri e il primo raduno è avvenuto in questi giorni a San Ysidro, in California, proprio al confine con il Messico e nei pressi dalla città di Tijuana. La maggior parte di loro sventola bandiere e inneggia a Donald Trump. L’intento è quello di scoraggiare l’ingresso degli immigrati dal Messico e il gruppo dice di essere rappresentato da valori cristiani. Tuttavia, sono state segnalati alcuni episodi di cori e manifesti a sostegno di coloro che parteciparono alla rivolta di Capitol Hill. Sono stati proprio i Proud Boys – il gruppo sostenitore di Trump forse più estremo in assoluto – ad invitare sul proprio canale Telegram i propri sostenitori ad aderire a quelli che sono i convogli diretti a San Ysidro.
A preoccupare coloro che hanno deciso di aderire è soprattutto il dato dell’immigrazione degli ultimi anni. Dal momento in cui si è insediato Biden come presidente, infatti, sono state almeno 6 milioni le persone che hanno cercato di entrare illegalmente negli Stati Uniti. Solo a dicembre del 2023, gli ingressi illegali nel Paese sono stati ben 225 mila, con dati che parlavano di circa 10mila arrivi in un solo giorno. Si tratta di un tema quindi molto importante da sfruttare per Donald Trump in vista delle prossime elezioni di novembre. Lo stesso discorso vale per Biden, che ha ancora pochi mesi per invertire la rotta e cercare di recuperare la distanza tra lui e l’ex presidente.