Rapporti sempre più tesi tra le due potenze militari globali. Un aereo russo è stato forse abbattuto da un missile americano
Si intensificano le voci secondo cui ad abbattere l’aereo da trasporto militare russo, lo Ilyushin Il-76, il 24 gennaio, sarebbe stato un missile Patriot americano.
L’aereo venne colpito e distrutto in pieno territorio russo, a Belgorod, causando la morte dell’equipaggio e danni da milioni di dollari. Potrebbe essere un ulteriore segnale del fatto che il conflitto si sta allargando sempre di più.
Arriverà il faccia a faccia?
Mentre la guerra tra Russia e Ucraina si avvicina al suo secondo anno, la tensione nella regione non accenna a diminuire. Anzi, i timori che il conflitto possa presto allargarsi, coinvolgendo anche gli Stati Uniti, sono sempre più concreti. Dall’inizio del conflitto, infatti, Mosca afferma che l’utilizzo di armi occidentali da parte dell’esercito ucraino è un affronto molto pericoloso. Se Kiev dovesse continuare ad usare gli armamenti forniti dall’Europa e dagli Stati Uniti, dice il Cremlino, si arriverebbe ad oltrepassare una “linea rossa” oltre cui ci sarebbe un conflitto aperto con l’Occidente.
Ecco perché l’episodio dell’abbattimento del costosissimo aereo russo ha fatto riemergere i timori iniziali. In molti infatti, tra cui anche gli Stati Uniti, temevano che rifornire di armi occidentali l’Ucraina sarebbe stato un vero e proprio atto di guerra nei confronti di Mosca. Ecco perché gli Stati Uniti, subito dopo l’inizio del conflitto, si sono mostrati esitanti nel concedere armi e munizioni a Kiev. Ma dopo quasi due anni di guerra, l’esercito di Zelensky può contare su armi moderne e di produzione occidentale. Tutto ciò però non ha fatto altro che far crescere la tensione, fino all’incidente dell’Il-76. Secondo i portavoce del Cremlino, a bordo dell’aereo c’erano 65 prigionieri di guerra ucraini che erano destinati ad uno scambio. Al contrario, l’Ucraina ha espresso alcuni dubbi su questa versione, dichiarando di non essere responsabile dell’abbattimento del velivolo.
Tuttavia, in Russia monta la polemica sull’utilizzo delle armi per l’abbattimento dell’aereo di trasporto militare. Per distruggerlo, infatti, è stato utilizzato un sistema Patriot o un sistema Iris T fabbricato dalla Germania. Ad affermarlo è stato Andrey Kartapolov, capo della commissione di difesa del parlamento russo. Secondo Kartapolov Mosca aveva avvertito Kiev 15 minuti prima che l’aereo entrasse all’interno dell’area in cui poi è stato colpito. Dunque Mosca e Washington non sono mai state così lontane, con il Cremlino che accusa il Pentagono di aver fornito armi con cui gli ucraini stanno bombardando addirittura il territorio russo.
Non si tratta della prima volta, infatti, che Belgorod viene interessato da incidenti e colpi di fuoco da parte dell’artiglieria di Kiev. Negli ultimi giorni, inoltre, alcuni droni ucraini sono addirittura riusciti a penetrare nella profondità del territorio russo, arrivando per la prima volta a San Pietroburgo. Questi sono caduti in un deposito di gasolio che è ha preso fuoco. Ad ogni modo, da mesi ci sono segnali piuttosto evidenti che la tensione sta crescendo e che un allargamento del conflitto possa essere un’ipotesi più che concreta.