I due ragazzi sono scomparsi nel nulla e nessuno riesce a trovarli dal 25 gennaio. Per entrambi si sta temendo il peggio
Due ragazzi di 15 e 17 anni sono scomparsi nel nulla ad Olbia, in provincia di Sassari. Dei due ragazzi non si hanno più notizie dalla sera del 25 gennaio.
Il timore di genitori, amici e parenti, è che siano stati coinvolti in affari pericolosi, ma si continua la ricerca. Nei giorni scorsi si era parlato anche di una possibile bravata, ma questa ipotesi è stata scartata con il passare dei giorni e la mancanza di loro notizie. Ora si inizia a temere il peggio.
Le ricerche continuano
Sono Giuseppe Contini e Karol Canu i due ragazzi, rispettivamente di 15 e 17 anni, scomparsi dal 25 gennaio a Olbia. Di loro non si hanno più notizie e gli inquirenti temono che siano finiti in “qualcosa più grande di loro“. Le famiglie dei due ragazzi stanno facendo di tutto per ritrovarli, moltiplicando gli appelli nei confronti di chi possa essere a conoscenza di qualcosa che possa aiutare le ricerche.
Inizialmente si pensava potesse trattarsi di una “bravata”, una finta fuga organizzata da entrambi. Ma con il passare dei giorni il timore è cresciuto e ora si teme il peggio. Molteplici volontari, insieme ai familiari e ai soccorritori, stanno cercando di dare una mano per riuscire a trovare i due ragazzi. La storia dei due ragazzi è giunta anche a “Chi l’ha visto”, storico programma su Raitre condotto da Federica Sciarelli. I due sono stati visti insieme nella sera della loro scomparsa. I due telefoni risultano spenti e l’ultimo rilevamento telefonico è nella zona dell’Agrario di Olbia. I due, seppur conoscenti, non sarebbero amici stretti. La famiglia di Karol assicura che lui non avrebbe mai fatto preoccupare la famiglia. Il ragazzo inoltre ha la necessità di assumere regolarmente dei farmaci. L’ipotesi di alcuni familiari è che i due siano rinchiusi da qualche parte. Ma intanto si continua a cercare.
Intanto la garante per l’infanzia e l’adolescenza della Sardegna, Carla Puligheddu , ha rivolto un appello alle istituzioni e alle comunità dell’isola. “Karol e Giuseppe hanno una famiglia a cui apparteniamo anche tutti noi sardi. Sono i nostri figli, cerchiamoli con ogni mezzo”, ha detto la Puligheddu. A mostrare vicinanza alle famiglie dei due ragazzi anche il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi. “Facciamo tutto ciò che è necessario per contribuire in maniera concreta, e non disturbiamo le indagini – ha detto il primo cittadino – noi ci siamo, così come i servizi sociali, la nostra polizia locale e la protezione civile”.