Il fantasma del conflitto raggiunge i confini britannici: il generale Sanders parla persino di ripristino della leva militare obbligatoria.
Gli alti comandi militari intrappolano i civili in uno scenario tutt’altro che rassicurante. Le dichiarazioni del presidente del Comitato militare dell’Alleanza Atlantica, Rob Bauer, il quale ha sostenuto che nei prossimi anni la Nato dovrà necessariamente affrontare direttamente il gigante russo, hanno preceduto le affermazioni del generale britannico Sir Patrick Sanders. Egli si è detto d’accordo con l’ammiraglio olandese, tanto da fare riferimento alla reintroduzione della leva obbligatoria – abolita nel Regno Unito dal 1960. Il paradosso risiede, come sempre, nella demonizzazione della Russia – attualmente impegnata sul fronte ucraino – associata alle continue previsioni funeste riguardo l’imminente scontro che vedrà contrapposte le due grandi fazioni mondiali.
Per quanto Putin abbia ampiamente dimostrato di essere affascinato dalle lotte di supremazia, è evidente che – almeno per il momento – il leader russo abbia altro a cui pensare. Il fatto, inoltre, che lo “zar” abbia richiesto una cooperazione attiva al leader nordcoreano Kim Jung Un, dimostra che – in fondo – il suo esercito non sia in grado di gestire una guerra senza la collaborazione dei suoi fedeli alleati. E se Putin fatica a conquistare l’Ucraina – le cui forze armate, per potenza, raggiungono solo il quindicesimo posto – come può anche solo lontanamente immaginare di affrontare tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite? Eppure, nonostante questo, i comandi militari sembrano presagire l’invasione imminente.
Il Regno Unito cede al fascino della guerra
“Potreste essere chiamati a combattere i russi” – tuona il generale Sir Sanders, producendo – prevedibilmente – apprensione ed inquietudine. La tendenza al catastrofismo che ha contraddistinto l’alba del 2024 potrebbe protrarsi ancora a lungo, considerando l’estensione del conflitto israelopalestinese e le tensioni orientali, tanto tra Cina e Taiwan, quando tra le due Coree. Di fronte all’imperversare della guerra, il generale sembra sicuro dell’imminente invasione russa ai danni della Nazioni Unite. Ciò che preoccupa Sanders risiede nei tagli alle forze militari, attuati dai governi conservatori negli ultimi decenni.
“Nei prossimi anni deve diventare realistico tornare a un esercito britannico di 100mila uomini, inclusa la nostra riserva e la riserva strategica” – ha spiegato – “ma questo non basterà ancora”. Il numero di volontari arruolati ha raggiunto le 73mila unità, contro le 100mila registrate nel 2010. I giovani hanno perso progressivamente l’onorevole sentimento del servizio della patria – o meglio, hanno capito l’inutilità della guerra – per cui rifiutano, in sostanza, di imbracciare i mitra. In seguito alla diffusione della posizione di Sanders, il Ministero della Difesa britannico è intervenuto prontamente, specificando che il governo non abbia alcuna intenzione di ripristinare la leva militare obbligatoria.