Russia e Ucraina “festeggeranno” presto il secondo anniversario dallo scoppio del conflitto. Putin vuole vincere.
Il Cremlino potrebbe festeggiare il secondo anniversario dall’inizio del conflitto puntando su Kiev e Kharkiv, utilizzando il “modello Gostomel”. La cittadina, situata a trenta chilometri dalla capitale, divenne location della prima strage di ucraini il 24 febbraio 2022. Gli elicotteri lasciarono centinaia di soldati armati, il cui compito risiedeva nella conquista dell’area in modo da accedere più facilmente alla sede del governo. All’epoca le forze armate giallo-blu riuscirono a contrastare l’invasione, lasciandosi dietro decine di morti e feriti. Quanto accaduto a Gostomel venne ribattezzato come “battaglia dell’aeroporto”. Il primo fallimento russo al quale Vladimir Putin vuole rimediare.
L’Armata Rossa potrebbe seguire il “modello Gostomel”, cogliendo di sorpresa i rivali attraverso uno “sbarco dal cielo”. A questo si aggiunge il rischio di invasione via terra tramite carri armati, truppe d’assalto e velivoli da combattimento. I sistemi difensivi ucraini si stanno indebolendo, condizione potenzialmente pericolosa che emerge dai successi dei lanci missilistici delle ultime settimane. Kharkiv è facilmente raggiungibile, poiché costruita relativamente vicino al confino russo. Il discorso è diverso se si fa riferimento a Kiev. In questo caso, i sistemi antimissilistici, in dono dagli alleati, sono riusciti a neutralizzare gli ordigni nemici. Questo, fino a poche settimane fa.
Nervi tesi a Kiev
Una pioggia di 41 ordigni è stata lanciata da Mosca e successivamente neutralizzata dai sistemi di difesa antimissilistici installati nella capitale ucraina. Tuttavia, il progressivo incremento degli attacchi dal cielo rischia di piegare in via definitiva lo scudo che protegge Kiev e i suoi cittadini. La situazione sul fronte non è migliore: le truppe russe hanno tentato di superare i confini delle regioni di Chernivtsi e Sumy per ben cinque volte in meno di un mese, mentre aumentano le pressioni anche sul fronte che si estende da Kherson al Donbass. Kiev potrebbe incontrare le truppe nemiche che bussano fastidiosamente alla porta.
Nel frattempo si teme per Kharkiv. L’intelligence americana ha comunicato agli esponenti militari ucraini la volontà delle truppe russe di organizzare dei sopraluoghi nella cittadina, in modo da pianificare l’attacco. I villaggi in prossimità della metropoli sono stati evacuati, tra cui il paese di Kupiansk. Da qui parte la linea di combattimento che separa l’Ucraina libera da quella occupata. La città dista a cento chilometri da Kharkiv e potrebbe servire alle truppe nemiche per raggiungere il loro obiettivo principale. “Il nemico è forte, sta avanzando” – tuonano i comandi militari – “Occorrono grandi sforzi per impedirgli di spingersi oltre”.