Donald Trump banalizza la guerra russo-ucraina, sostenendo di poter risolvere la situazione in 24 ore. Zelensky risponde al tycoon.
Nel mese di giugno 2023 Donald Trump, intervistato da Fox, ha sostenuto di poter interrompere le ostilità russo-ucraine in sole 24 ore. “Direi una cosa a Zelensky e una cosa a Putin” – le sue dichiarazioni – “Ed entro 24 ore quella guerra sarà risolta“. Niente di nuovo dunque, considerando il consueto atteggiamento da leone manifestato dal tycoon in più di un’occasione. Tuttavia, il leader ucraino non mostrerebbe – a ragion veduta – il medesimo ottimismo. Nella consapevolezza che Vladimir Putin non sia solito cedere alle persuasioni altrui – soprattutto se provengono dai leader occidentali – l’unica chiave di volta che porrebbe fine al conflitto risiederebbe nell’ammissione di sconfitta da parte del Premier.
“Penso che non possa porre fine alla guerra, senza dare la nostra terra a Putin” – ha chiarito Volodymyr Zelensky, mostrandosi al contempo aperto ad un eventuale dialogo con il potenziale futuro Presidente degli Stati Uniti: “Forse Donald Trump ha una vera idea e può condividerla con me”. Al leader ucraino, conviene mostrarsi accogliente nei confronti del candidato repubblicano. Le elezioni presidenziali previste per il mese di novembre potrebbero sancire il proseguimento attivo – o la fine – della collaborazione tra Kiev e Washington. Proprio per questo, il Premier ha punzecchiato il controverso imprenditore, esponendo una proposta che il tycoon non potrà certo rifiutare.
Zelensky punzecchia Donald Trump
Il successo di Donald Trump alle primarie nel New Hampshire è giunto fino ai confini ucraini. Volodymyr Zelensky è perfettamente consapevole che la sopravvivenza della sua nazione dipenda dalla collaborazione delle superpotenze occidentali, Stati Uniti in primis. Non dovrebbe stupirci dunque il tentativo del Premier ucraino di richiamare l’attenzione del controverso imprenditore. Egli, di fatto, ha sottolineato furbamente come Joe Biden abbia visitato Kiev in più di un’occasione, garantendo il pieno sostegno alla causa ucraina.
“Se può venire qui” – si è poi riferito al tycoon – “avrò bisogno di 24 minuti…sì, di 24 minuti, per spiegare al Presidente Trump che non può vincere questa guerra“. Per quanto Trump pensi più ai suoi affari che alle provocazioni altrui, è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare: l’indole dell’ex inquilino della Casa Bianca è ormai nota alla comunità internazionale. Le dichiarazioni di Zelensky minano quella che è la sua smania di supremazia e protagonismo, oltre a ridimensionare la sua capacità di persuasione politica. Il buon vecchio Donald, quindi, rischia di cadere nella “trappola” del Premier. Questo però, solo in seguito all’eventuale vittoria alle presidenziali americane del 2024. Il futuro presidente vanterà il potere di alimentare la guerra oppure – mostrandosi speranzosi – di ripristinare la pace.