Fleximan colpisce ancora e porta all’esasperazione i sindaci. L’annuncio della resa: “Non ripareremo più gli autovelox danneggiati”
Ancora un’azione contro un autovelox. Ora i sindaci sono arrivati all’esasperazione e si chiedono se ne valga davvero la pena.
Davanti all’ennesimo paolo dell’autovelox tranciato a metà, il tema sulla sicurezza nelle strade si sposta sui mezzi che vengono utilizzati dalle autorità. Ma intanto molti sindaci alzano bandiera bianca e dichiarano che non verranno più effettuate operazioni di riparazione dopo gesti di vandalismo di questo tipo.
Fleximan ha colpito ancora
Ancora un autovelox distrutto in Veneto. Questa volta l’episodio è stato fatto registrare a Villa del Conte, in provincia di Padova. Come spesso accade, per abbattere l’autovelox è stato utilizzato un flessibile per tranciare il palo che regge l’ormai tristemente famoso “occhio” utilizzato dai comuni per rilevare gli eccessi di velocità. Ma l’ultimo episodio è caratterizzato da una novità. Il responsabile del gesto ha lascito un cartello con su scritto: “Fleximan sta arrivando“. Si tratta, infatti, di un gesto riconducibile a colui o colei che sta abbattendo i dispositivi elettronici stradali uno dopo l’altro. Non si sa davvero se si tratti sempre dello stesso soggetto, oppure se sia un gesto di emulazione.
Ad ogni modo, gli autovelox abbattuti in Veneto ora sono ben 15, di cui 5 solamente negli ultimi sette giorni. Un record che ha portato alcuni sindaci all’esasperazione. Uno di questi è Marco Schiesaro, sindaco di Cadoneghe, che ha deciso di gettare la spugna. “Già non ero molto convinto prima – ha detto Schiesaro – ora con quello che è successo ho deciso di non reinstallare nulla“. Chiede invece una riflessione Massimo Cavazzana, sindaco di Tribiano. Qui un autovelox è stato abbattuto lo scorso 3 ottobre. “La nostra strada è battuta di camion e le auto spesso sorpassano – ma dobbiamo anche trovare un dialogo con la popolazione. Magari potremmo accenderlo a fasce orarie“.
Cerca invece di tener duro Sarah Gaiana, sindaca di Villanova di Camposampiero, in provincia di Padova. Il primo cittadino ha infatti dichiarato che l’Autovelox abbattuto sulla sp 46 del Piovego non verrà reinstallato subito. Tuttavia, dice il sindaco “non cediamo assolutamente ad alcun ricatto“. L’idea del sindaco, infatti, sarebbe quella di spostarlo, ma di continuare con l’installazione in un’ottica di sicurezza stradale. Dunque si tratta solo di uno dei tanti atti della storia in cui vede protagonista – in negativo – la figura di “Fleximan” e dei suoi emulatori. Con i sindaci che, però, appaiono sempre più spaesati e disarmati contro coloro che possiedono un semplice flessibile.