Prima il selfie pubblicato sui social alle quattro di notte, poi l’omicidio e la confessione. Arrestato un uomo
Poche ore prima dell’episodio si erano fatti un selfie pubblicato poi sui social. Ma quella stessa notte, poco dopo lo scatto, è stato commesso un omicidio.
La vittima è Manuel Millefanti, uomo di 43 anni residente in via Marconi a Oltrona di San Mamette. La notizia della sua morte era stata data solo alcuni giorni fa, dopo che la madre lo aveva trovato in casa senza vita, dopo essere stata contattata proprio da lui. Ma ora emergono nuovi elementi e c’è anche il nome dell’omicida.
L’autore del gesto ha confessato
Erano circa le quattro di notte quando Luca de Bonis, originario di Appiano Gentile, ma senza fissa dimora, aveva deciso di pubblicare su Facebook un selfie appena scattato con Manuel Millefanti. Ma poi l’omicidio. A confessare il gesto è stato lo stesso De Bonis, il quale ha ammesso di aver ucciso Manuel nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 gennaio. L’ammissione di colpa è arrivata nella serata di lunedì. I due si conoscevano bene e si frequentavano spesso, ma la serata in compagnia è poi finita in tragedia.
Nel selfie pubblicato sui social si vedono i due seduti su un tavolo su cui ci sono alcune bottiglie di vino. Poi un’altra fotografia, sempre pubblicata su Facebook, mostra alcune altre bottiglie di grappa. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, i due hanno consumato nella notte almeno dieci bottiglie di vino e, secondo quanto emerso dagli indagini, sia Millefanti che De Bonis avrebbero consumato quantità di sostanze stupefacenti, come cocaina ed eroina. Ad acquistare le sostanze sarebbe stato De Bonis nel pomeriggio in cui è avvenuto l’omicidio.
Nell’interrogatorio, De Bonis ha parlato di aver ricevuto “una sberla” da Millefanti, e di essersi difeso per paura. Ai militari della Stazione dei Carabinieri di Appiano Gentile, l’uomo ha raccontato che quella notte, intorno alle 4:30, sarebbe nata una discussione tra i due. A quel punto Millefanti, stando sempre a quanto raccontato da De Bonis, avrebbe aggredito De Bonis il quale, per difendersi, avrebbe colpito Manuel al petto con una coltellata. L’uomo, agonizzante, ha poi chiamato sua madre, chiedendogli aiuto e dicendo che ad accoltellarlo era stato proprio “Luca”. I Carabinieri sono poi riusciti a rintracciare l’uomo nella tarda mattinata, lungo la strada che collega Lomazzo a Bizzarone. Dopo averlo portato in caserma, i carabinieri hanno iniziato l’interrogatorio, riuscendo ad ottenere la confessione. Gli inquirenti sono riusciti a trovare anche l’arma del delitto. Il coltello è stato trovato all’interno di una cascina abbandonata.