La corsa alle presidenziali americane vede Donald Trump come unico protagonista: il tycoon dominerà presto la Casa Bianca.
Per la prima volta dal 1976 un candidato repubblicano ha conquistato il Granite State. I cittadini del New Hampshire sono caduti nella “trappola” ed hanno scelto di affidarsi alle promesse del controverso imprenditore statunitense. Il divario con i rivali è stato netto: Donald Trump ha ottenuto il 54,4% dei voti, mentre la candidata Nikki Haley il 43,6%. Il consueto discorso che ha seguito la vittoria assomigliava più ad uno spettacolo di cabaret, piuttosto che ad un monologo politico pensato per convincere gli elettori sulle sue buone intenzioni. Egli si è rivolto all’unica contendente degna di essere definita tale: “Se – vincesse la nomination sarebbe indagata entro quindici minuti per piccole cose di cui non vuole parlare” – la beffa sulla repubblicana.
Non sono mancati poi i vaneggiamenti tipici del tycoon, ai quali tutti sembrano abboccare: “Ogni volta che vinciamo le primarie, vinciamo le elezioni generali” – affermazioni, queste, facilmente confutabili. Nel 2016 e nel 2020, di fatto, le elezioni nel New Hampshire vennero vinte da Hillary Clinton e da Joe Biden, divenuto successivamente Presidente degli Stati Uniti d’America. “Quanto accaduto stasera dice che la corsa è finita” – ha commentato il miliardario Vivek Ramaswamy, ritiratosi dopo i caucus dell’Iowa e schieratosi con il tycoon. Eppure, per quanto Donald Trump domini le primarie, dai sondaggi emerge il tallone d’Achille del controverso imprenditore.
Trump è inarrestabile
Nikki Haley ha accettato sportivamente la sconfitta, mostrandosi resiliente in merito alla sua corsa alle elezioni presidenziali. Ora la candidata attende le primarie nel Nevada, previste per l’8 febbraio, e in South Carolina il 24 febbraio. Su quest’ultimo la 52enne ripone tutte le sue speranze, poiché – oltre ad esservi cresciuta – vi ha ricoperto il ruolo di governatrice dal 2005 al 2011. “Vado avanti, al corsa non è finita” – ha tuonato la rivale di Donald Trump, lanciando un accorato appello agli elettori statunitensi. Haley ha incalzato le due figure dominanti sulla loro età avanzata: per quanto il tycoon si burli di Joe Biden infatti, è opportuno sottolineare che lui stesso si sta avvicinando inesorabilmente alla soglia degli 80 anni.
Gli Stati Uniti necessitano di innovazione e di un repentino salto generazionale che possa finalmente contribuire alla crescita del Paese. “Il partito che per primo rinuncia a candidare un ottantenne vincerà le elezioni” – le parole dell’ex governatrice, accompagnate dagli applausi dei sostenitori – “Quel partito deve essere quello repubblicano”. Nel frattempo i sondaggi parlano chiaro: Trump ha vinto, è vero, ma il 66% degli elettori “non affiliati” si è schierato con Nikki Haley. La prova, questa, che per quanto il tycoon si sforzi di coinvolgere le masse, l’unica ad avere – almeno per il momento – la capacità di conquistare i sostenitori moderati è proprio l’ex governatrice del South Carolina.