Kim vuole la Corea del Sud

Crescono sempre di più le tenzioni nella penisola coreana. Quali potrebbero essere le motivazioni di Kim Jong-un di entrare in guerra?

La penisola coreana è attualmente teatro di crescenti tensioni, con le preoccupazioni sulla possibilità di un conflitto militare che sembra sempre più reale. In un articolo pubblicato sulla rivista di analisi sulla Corea del Nord, ’38 North’, gli ex agenti della CIA Robert L. Carlin e l’esperto di nucleare Siegfried S. Hecker esplorano la prospettiva che Kim Jong-Un abbia preso la decisione strategica di entrare in guerra.

Kim Jong ed una nuova azione militare
Possibile un nuovo conflitto da parte di Kim Jong – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

 

Secondo Carlin e Hecker, la situazione attuale nella penisola coreana è più pericolosa di quanto non lo sia mai stata dal 1950. I due esperti suggeriscono che Kim Jong-un potrebbe aver preso la decisione strategica di intraprendere un’azione militare. Tale valutazione è basata su osservazioni riguardanti la crescente retorica bellicosa da parte della Corea del Nord e la percezione che Kim potrebbe considerare la soluzione militare come unica opzione disponibile.

Una storia complessa

Bisogna comprendere la storia della politica nordcoreana degli ultimi 33 anni per analizzare accuratamente la situazione attuale. Carlin e Hecker avvertono che un’interpretazione errata della visione storica di Kim Jong-un potrebbe portare a gravi conseguenze. Sottolineano inoltre che l’idea che Kim non oserebbe intraprendere un’azione militare a causa della possibile distruzione del suo regime da parte di Washington e Seoul potrebbe essere basata su una comprensione limitata delle dinamiche in gioco.

arsenale Corea del Nord
Kim Jong potrebbe voler usare il suo arsenale – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

 

Un elemento chiave nelle valutazioni di Carlin e Hecker è l’arsenale nucleare della Corea del Nord. Stimano che la nazione detenga tra 50 e 60 testate nucleari, in grado di raggiungere non solo la Corea del Sud, ma anche il Giappone e Guam. Questo arsenale rappresenta una potente leva per Kim Jong-un, che potrebbe aver concluso che coinvolgere gli Stati Uniti in una soluzione diplomatica è irrealizzabile. Di conseguenza, le recenti azioni e dichiarazioni della Corea del Nord potrebbero essere interpretate come una preparazione per una possibile soluzione militare.

Carlin e Hecker criticano la fiducia di Washington e Seoul nella deterrenza tradizionale. Mentre la convinzione comune è che la potente alleanza tra Stati Uniti e Corea del Sud terrà a bada Kim Jong-un, si sottovaluta che essa potrebbe essere pericolosa. La Corea del Nord, con un arsenale nucleare così potente, potrebbe considerare la deterrenza come inefficace o insufficiente a preservare il proprio regime.

L’analisi di Carlin e Hecker solleva preoccupazioni serie sulla possibilità di un conflitto imminente nella penisola coreana. Invitano a considerare attentamente la storia politica della Corea del Nord e a evitare di sottovalutare le capacità nucleari di Kim Jong-un. La comunità internazionale è chiamata a un’approfondita riflessione sulle dinamiche in gioco e a cercare soluzioni diplomatiche che possano prevenire un disastroso confronto militare nella regione.

 

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