Aumenta la tensione a nord Europa: gps oscurati in Polonia e in Svezia. Si teme possa essere stato un attacco informatico russo
L’episodio è accaduto solo pochi giorni fa, proprio dopo l’allarme che era stato lanciato dal governo tedesco riguardo una possibile guerra contro la Russia.
Questa volta però la tensione è salita in Polonia, dove tra il 10 e il 16 gennaio il segnale GPS di numerosi dispositivi è scomparso. L’episodio non ha interessato solamente la Polonia, ma si è esteso anche nel Mar Baltico meridionale, coinvolgendo anche la Svezia. Cresce il timore che dietro l’accaduto vi sia la Russia.
Una nuova guerra ibrida?
Secondo l’Institute for the Study of War (Isw), il think tank americano, a causare le interferenze che hanno di fatto spento i GPS in una parte del nord Europa, sarebbe stata un’esercitazione di guerra elettronica russa a Kaliningrad. La zona è quella ormai famosa del “Suwalki corrido”, ovvero la striscia di terra che – se conquistata – permetterebbe alla Russia di riunire Kaliningrad co la Bielorussia. Non a caso è una delle zone più militarizzate d’Europa e vi sono anche testate nucleari russe. L’ipotesi secondo cui le interferenze siano state causate da esercitazioni russe sono state confermate anche da Joakim Paasikivi, professore dell’Università di Difesa svedese.
Secondo il direttore del Centro finlandese per la guerra ibrida, Jukka Savolainen, non è possibile verificare quale sia stata la causa certa dei problemi al GPS, dunque non vi è nulla di certo. Tuttavia, Savolainen ipotizza che possano essere stati proprio i russi stanziati nell’area di Kaliningrad. Tra le città maggiormente colpite dalle interferenze figurano le polacche Varsavia, Łódź, Tricity e Olsztyn. Sono stati gli stessi media russi, a metà dicembre, a parlare di future esercitazioni della flotta baltica, con l’obiettivo di testare il sistema di disturbo delle comunicazioni automatizzato, il cosiddetto Borisoglebsk-2. Il sistema è in grado di interrompere le comunicazioni e i sistemi GPS e può essere utilizzato in caso di guerra.
A rendere ancora più preoccupante la situazione è il fatto che le interferenze sui GPS sono arrivate solo pochi giorni dopo la notizia sul documento del ministero tedesco. Nel report, il cui contenuto è stato però parzialmente smentito. Si parlava di un possibile attacco a Est da parte della Russia. A questo si è aggiunto anche il discorso del presidente del comitato militare della Nato, Rob Bauer, il quale ha parlato della realtà secondo cui i civili devono prepararsi ad una guerra totale con la Russia nei prossimi 20 anni.
I think the Baltic Jammer started tonight 21:20Z and that it ran on high effect for just a short while.
Effects, by my metrics, are seen very far from suspected source in Kaliningrad. Much further than possible via radio-emission from one spot.
Either my metrics are wrong or? pic.twitter.com/S6SEw3HDt0
— Markus Jonsson (@auonsson) January 17, 2024
Per la Nato, infatti, ci sono serie possibilità che la Russia possa realmente attaccare un Paese europeo da qui a 20 anni. Una situazione particolarmente pericolosa che rende necessario prendere numerose contromisure. I sostenitori di questa tesi, infatti, spingono per un maggior aiuto all’Ucraina. Una sconfitta dell’esercito russo da parte di Kiev indebolirebbe Putin e scongiurerebbe il pericolo di ulteriori attacchi a Paesi membri dell’Ue.