L’ex presidente americano parla della guerra in Ucraina e si dice sicuro di poterla risolvere in poche ore
Le elezioni presidenziali americane non sono ancora iniziate, ma il candidato più discusso sta già regalando molto materiali di cui parlare ai giornali e agli elettori.
Si tratta ovviamente di Donald Trump che, in piena campagna elettorale per le elezioni primarie del Partito Repubblicano, ha voluto dire la sua anche sulla guerra in Ucraina. L’ex presidente americano ha infatti dichiarato che sarebbe in grado di risolvere molto velocemente la questione della guerra in Ucraina, ancora prima di diventare presidente.
In piena campagna elettorale
“Conosco Putin e Zelensky. Risolverò la questione della guerra in Ucraina ancora prima di entrare in carica“. Sono state queste le parole di Donald Trump che hanno fatto rumore in tutto il mondo e che hanno infiammato le elezioni statunitensi ancora prima che queste iniziassero. Il tycoon, impegnato nella sfida delle primarie del Partito Repubblicano, ha rivelato durante un comizio in New Hampshire di essere in grado di risolvere il conflitto ucraino in poche ore. Un’affermazione che ha chiamato in causa – ovviamente – il presidente ucraino, Volodymyr Zelesnky. Il numero uno di Kiev ha infatti risposto dicendo: “Se può davvero fermare la guerra in un giorno, venga a Kiev e lo faccia. Forse ha una vera idea e può condividerla con me”.
Si tratta di una polemica non nuova, con l’ex presidente Trump che torna a parlare del conflitto in Ucraina, proponendosi come la vera soluzione per far tacere le armi. Tuttavia, nonostante in molti non abbiano preso sul serio le parole di Trump, le sue affermazioni potrebbero invece rivelare quali sono le sue reali intenzioni per quanto riguarda il conflitto. Una nuova presidenza Trump, infatti, potrebbe disinteressarsi del tutto della difesa ucraina, lasciando Kiev in balia dell’esercito russo.
Secondo esperti di geopolitica e politica americana, Donald Trump potrebbe sposare una posizione molto meno filo-ucraina. Questo per lasciare l’Europa al fianco di Kiev, ma contro la Russia e i suoi alleati (Cina, Iran e Corea del Nord in primis). Attualmente, infatti, si sta ancora discutendo sull’approvazione da parte del Congresso americano dei fondi per la guerra in Ucraina. In questi giorni Zelensky ha provato ad allontanare lo spauracchio di un calo importante dei finanziamenti militari in caso di vittoria di Trump. Tuttavia, le parole del tycoon americano fanno paura. Risolvere la questione militare in Ucraina in sole 24 ore – come dice Trump – è impossibile. A meno che l’Ucraina non venga lasciata davvero sola, con la Russia che avrebbe campo libero per avanzare. In quel caso, sì, la guerra potrebbe essere “risolta” pochissimo tempo.