Nessun disagio registrato durante il viaggio Roma-Buenos Aires, poi la tragedia. Il personale di bordo lo trova senza vita.
Periodo funesto per i voli internazionali. Nelle scorse settimane ben due aerei di linea hanno dovuto affrontare un atterraggio di emergenza: uno per l’improvvisa apertura di uno sportellone – avvenuta ad oltre 4mila metri di altitudine – ed il secondo a causa di una crepa sul finestrino della cabina di pilotaggio. In entrambi i casi, i passeggeri e il personale di bordo sono sopravvissuti indenni all’incidente.
Sembra tuttavia che le tragedie che vedono coinvolte le linee aeree non si siano ancora esaurite nella loro manifestazione. Il 14 gennaio un volo Ita Airways avrebbe dovuto raggiungere Buenos Aires, tuttavia – anche in tal caso – il pilota è stato costretto ad un atterraggio di emergenza: un passeggero è morto sul velivolo.
Il suo ultimo volo
Atterraggio di emergenza per il volo Ita AZ680, in viaggio da Roma e destinato all’aeroporto di Buenos Aires. Un conseguente ritardo di quattro ore che ha costretto i passeggeri ad un’attesa estenuante. Il velivolo aveva lasciato Fiumicino alle 22.49 circa e avrebbe dovuto raggiungere Ezeiza alle 8.40 del mattino. Ha tuttavia completato la tratta prevista solo alle 12.15, per poi ripartire alla volta della Capitale alle 15.10 – ora locale. Il personale di bordo ha provveduto ad annunciare la tappa temporanea a Montevideo, in Uruguay, dopo che un viaggiatore ha richiamato l’attenzione della hostess di fronte alla mancata reazione del vicino.
Un epilogo imprevedibile che ha implicato l’intervento della Polizia Aerea Nazionale locale, attualmente impegnata nelle indagini. Il Boeing è rimasto a terra presso l’aeroporto di Carrasco, in modo da consentire alle forze dell’ordine di eseguire le opportune verifiche e indagini, oltre ovviamente ad interrogare i presenti. L’uomo, un 70enne la cui identità rimane al momento ignota, ha perso la vita in volo. Si pensa ad un arresto cardiaco, considerando che – secondo i testimoni – quest’ultimo avrebbe iniziato ad avvertite un forte dolore al petto, per poi spegnersi improvvisamente.
L’impossibilità di un intervento repentino degli operatori sanitari ha comportato il decesso definitivo, accertato in seguito all’atterraggio di emergenza. Nessuno, di fatto, è stato in grado di rianimarlo. La compagnia aerea Ita Airways ha garantito la sua collaborazione con le autorità uruguayane in merito alla tragedia consumata in alta quota. I vertici della società hanno inoltre espresso le più sincere condoglianze alla famiglia, scossa e travolta dal dolore.