Walter Biot condannato a vent’anni di carcere: considerato un traditore della patria per la modica cifra di 5mila euro in contanti.
La Corte d’Assise di Roma ha condannato Walter Biot a 20 anni di reclusione, poiché colpevole di spionaggio, corruzione e rivelazione di segreto di Stato. L’ex ufficiale della Marina Militare dovrà rispondere delle medesime accuse presso il tribunale militare, dove l’imputato ha fatto ricorso in appello. Laddove il giudice dovesse giudicarlo colpevole, la pena si aggiungerà alla sentenza della Corte d’Assise, per un totale di 50 anni di permanenza nella struttura penitenziaria assegnatoli. Biot era stato arrestato nel mese di marzo 2021, colto in flagranza di reato nel parcheggio di un centro commerciale della Capitale.
“Walter Biot è determinato. E’ una battaglia per lui, ma anche per la civiltà giuridica, affinché nessuno possa essere giudicato con prove segrete” – le prime parole del legale Roberto De Vita. L’avvocato ha sostenuto, con fervente convinzione, che il processo ai danni del suo cliente si sia concentrato più sulla “ragion di Stato” che sullo “Stato di diritto”. Egli basa il suo pensiero sulla riduzione della pena, da 30 a 20 anni, pattuita durante il processo. Confida dunque sull’imminente incontro con un giudice che possa “riconsegnare Walter alla sua famiglia”. Peccato che, ad onor del vero, l’ex ufficiale non sia certo finito in tribunale per supposizioni altrui, bensì come conseguenza del concreto tentativo di passaggio di informazioni ad una spia russa.
Biot condannato dalla Corte d’Assise di Roma
Il 30 marzo 2021 Walter Biot è stato colto in flagranza di reato dai carabinieri del Ros. Il 56enne ha dato appuntamento a Dmitri Ostroukhov, funzionario dell’ambasciata russa di Roma ed inviato dall’assistente navale Alexey Nemudrov, in un parcheggio di un centro commerciale. I due si sono scambiati delle scatole di medicine: una conteneva una chiavetta con il materiale rubato dall’ufficio dello Stato Maggiore di Difesa, mentre nell’altra si trovava la ricompensa in denaro.
Walter Biot ha accettato un simile rischio per la modica cifra di 5mila euro. Epilogo che, oltre a comportare l’arresto dell’ormai ex ufficiale, implicò di conseguenza l’immediata espulsione di Ostroukhov e Nemudrov dall’Italia. Il connazionale venne invece trattenuto dalle forze dell’ordine e condotto presso il carcere di Gaeta. La chiavetta in questione conteneva documenti “riservatissimi” della Nato ed immagini – non è specificato di cosa – per un totale di circa 181 screenshot.