La costosa gestione dei migranti nel Regno Unito: il governo approva il trasferimento dei richiedenti asilo in Ruanda.
Il Regno Unito ha recentemente fatto un passo controverso nel gestire l’arrivo dei migranti. C’è stata infatti l’approvazione di una proposta di legge che prevede il trasferimento forzato dei richiedenti asilo in Ruanda durante l’elaborazione delle loro richieste. È Rishi Sunak il promotore di questa mossa, che ha sollevato dibattiti intensi nella Camera dei Comuni.
La proposta, approvata con 320 voti a favore e 276 contrari, è stata considerata una pietra miliare per il governo di Sunak. Il Partito Conservatore, tuttavia, è rimasto diviso sulla questione, con alcuni membri che ritenevano la legge troppo moderata. La sua approvazione quindi è come un voto di fiducia per il governo. E questo risultato è un respiro di sollievo per Sunak, il cui consenso sta vivendo una fase di declino.
Il piano molto costoso
Il piano di trasferire richiedenti asilo in Ruanda è una proposta che il Partito Conservatore ha sostenuto a lungo. Nel 2023 la Corte Suprema britannica infatti aveva giudicato illegale una versione precedente della legge, presentata nel 2022. La corte ha sottolineato che il Ruanda non era considerato un “paese sicuro” secondo gli standard del diritto internazionale. In particolare, esisteva il rischio che le persone trasferite in Ruanda potessero essere rimpatriate nei loro paesi d’origine, dove avrebbero affrontato trattamenti disumani.
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha emesso un’ingiunzione provvisoria nel 2022 per bloccare i primi voli di trasferimento in Ruanda. Riteneva infatti che ci fosse un rischio grave e irreversibile per gli individui coinvolti. Questa azione ha contribuito a ritardare ulteriormente l’attuazione del piano. La proposta di legge recentemente approvata dal Parlamento britannico è stata una risposta diretta alla decisione della Corte Suprema. Essa etichetta il Ruanda come un “paese sicuro” e fornisce una cornice legale più definita per i trasferimenti. Tuttavia, non c’è stata approvazione di un emendamento che avrebbe permesso di ignorare le ordinanze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Ciò evidenzia una tensione tra il governo e la fazione più radicale del Partito Conservatore.
Le sentenze della Corte europea non sono vincolanti come quelle di un tribunale nazionale, ma ignorarle potrebbe rappresentare una violazione seria delle norme internazionali. La proposta di legge ora deve essere approvata anche dalla Camera dei Lord per diventare legge. Al di là delle questioni legali, molti hanno criticato il piano di trasferire i richiedenti asilo in Ruanda per il suo presunto costo e inefficacia. Sebbene alcuni sostengano che possa servire da deterrente per coloro che cercano di entrare illegalmente nel paese attraverso il canale della Manica, la maggior parte degli esperti dubita che avrà un impatto significativo. Inoltre, il governo britannico ha già stanziato 160 milioni di euro al governo ruandese, con un costo previsto di quasi 200.000 euro a persona migrante trasferita, rendendolo un approccio notevolmente più costoso rispetto ad alternative più convenzionali.
In conclusione, mentre il Regno Unito cerca nuovi modi per affrontare il flusso migratorio, la decisione di trasferire richiedenti asilo in Ruanda continua a sollevare domande sulla sua fattibilità legale e sul suo impatto reale, oltre a sollevare preoccupazioni sull’onere finanziario che potrebbe comportare.