Il premier israeliano parla del conflitto nella Striscia di Gaza e chiude ad ogni possibilità di cessate il fuoco
Dopo ormai più di tre mesi di guerra nella Striscia di Gaza, le prospettive per una pace o per cessate il fuoco sembrano essere ancora piuttosto lontane.
Nonostante siano stati fatti numerosi sforzi da un punto di vista diplomatico, la situazione in Medio Oriente non sembra essere affatto migliorata. E a far capire chiaramente che i combattimenti andranno avanti ancora a lungo è lo stesso premier israeliano, Benjamin Netanyauh. Il leader del governo di Tel Aviv, infatti, è deciso a voler continuare con il conflitto.
Ci saranno ancora numerose vittime
Non si placano i combattimenti nella Striscia di Gaza, dove l’esercito israeliano continua con la sua invasione, nell’intento di sradicare l’organizzazione di Hamas. Non ci sono buone notizie nemmeno sul fronte diplomatico, dove sembra essere fallita anche la possibilità di creare un vero e proprio Stato palestinese, vista la contrarietà di Israele. Secondo quanto riferito, gli Stati Uniti si starebbero muovendo su una nuova proposta in modo da permettere all’Autorità nazionale palestinese di “governare la Striscia di Gaza” alla fine del conflitto con Israele.
Ma a portare tutti con i piedi per terra è stato Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano che è tornato a parlare delle prospettive nella regione a seguito del conflitto. Secondo Bibi, la guerra “continuerà su tutti i fronti, fino al raggiungimento di ogni obiettivo”. Il premier israeliano lo ha ricordato durante l’ultima conferenza stampa con i media, annunciando di aver detto “no” agli Stati Uniti a seguito della richiesta di Washington di creare un vero e proprio Stato palestinese. È stata infatti respinta la proposta formulata dal segretario di Stato americano, Antony Blinken, sulla normalizzazione con l’Arabia Saudita in cambio di un “percorso” che porti alla creazione di uno Stato palestinese.
Intanto ci sono stati nuovi raid su Gaza. Secondo quanto riportato dai media arabi, almeno 20 persone sono state uccise a seguito di un bombardamento nei pressi di Rafah. In quella zona della Striscia sono presenti numerosi sfollati da Gaza, in attesa di poter entrare in Egitto, al di là della frontiera. Proseguono anche gli attacchi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna presso i siti missilistici dei ribelli Houthi, in Yemen. Tuttavia, i miliziani sostenuti dall’Iran continuano i loro attacchi sulle navi commerciali occidentali, affermando che verranno colpite anche le imbarcazioni degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.