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Shell dice addio al Maro Rosso

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Antonetta Del Prete

Gli attacchi degli Houthi sul Mar Rosso spingono la multinazionale britannica del settore petrolifero Shell a interrompere le spedizioni.

La decisione della Shell di interrompere le spedizioni attraverso il Mar Rosso è una risposta diretta agli attacchi degli Houthi, il gruppo di ribelli sciiti che ha preso di mira le navi cargo nella regione. Questi attacchi sono avvenuti in risposta all’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza, generando tensioni crescenti nella zona.

La Shell non è la sola compagnia a prendere questa decisione – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

 

Il Mar Rosso è una delle rotte marittime più cruciali al mondo, esso il Mar Mediterraneo all’Oceano Indiano. Infatti è attraverso questo mare che si trasporta circa il 12% del petrolio e l’8% del gas naturale liquefatto trasportati via mare. Inoltre, la decisione di Shell di sospendere le spedizioni segue il percorso di altre importanti compagnie. Infatti la British Petroleum e la Qatar Energy hanno adottato misure simili a causa della crescente instabilità nella regione.

Gli attacchi precedenti

Il mese scorso, una nave cisterna noleggiata dalla Shell è stata attaccata nel Mar Rosso da droni Houthi. E questo ha aumentato le preoccupazioni per la sicurezza delle spedizioni e il rischio di fuoriuscite di petrolio. La compagnia ha preso questa decisione per proteggere non solo le proprie risorse, ma anche per evitare potenziali danni ambientali nell’area. La reazione occidentale agli attacchi degli Houthi ha contribuito a intensificare le tensioni. Infatti sia gli Stati Uniti che il Regno Unito hanno preso posizione contro il gruppo ribelle. Questi eventi hanno scosso i mercati globali e hanno creato turbolenze nelle rotte marittime internazionali, influenzando direttamente il commercio mondiale del petrolio.

Si avranno gravi conseguenze sui costi – ph. Ansafoto – Rationalinternaional.net

 

Come abbiamo detto, la Shell si unisce ad altre aziende che hanno scelto di evitare il Mar Rosso per preservare la sicurezza delle loro spedizioni e garantire la continuità delle forniture. Il rifiuto di alcune navi di entrare nel Mar Rosso ha costretto a seguire rotte più lunghe attorno all’Africa meridionale. Ciò ha aumentato i costi e ha complicato il panorama del trasporto marittimo. Gli Houthi hanno riaffermato la loro intenzione di continuare la campagna contro obiettivi statunitensi e internazionali nella regione in risposta alle azioni di Israele a Gaza. Questa situazione presenta sfide significative per le aziende che operano nella zona e richiede una gestione attenta dei rischi.

In sintesi, la decisione della Shell di interrompere le spedizioni attraverso il Mar Rosso riflette la crescente instabilità nella regione, alimentata dagli attacchi degli Houthi e dalle tensioni geopolitiche connesse. La compagnia si unisce ad altre nel cercare alternative più sicure per garantire la continuità delle attività e la sicurezza delle spedizioni in mezzo a un contesto di crescente complessità geopolitica.

Antonetta Del Prete

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