Re Carlo III e il suo dipinto da 8 milioni di sterline. Gli attivisti incalzano il sovrano: “Che vergognoso spreco di denaro”.
La secolare istituzione monarchica, per quanto degna di nota a livello mediatico, viene oggettivamente ritenuta inutile da una fetta sembra più ragguardevole di cittadini britannici. Buckingham Palace, così come il suo mantenimento, le singole residenze reali, le cerimonie, lo staff, le guardie del corpo, pranzi, cene e party in compagnia di nobili e diplomatici hanno un costo, sopperito grazie ai contributi dei sudditi. In un’epoca in continua evoluzione, dove la libertà e la democrazia hanno surclassato – almeno in Occidente – le singole figure del potere, ruoli quali quello del monarca vengono percepiti come fuori tempo massimo.
I cittadini – non tutti si intende – non avvertono più nessun sentimento di sudditanza. Apprezzano e difendono le tradizioni, questo sì, ma non ritengono più che il Re abbia, come in passato, diritto di scegliere del loro destino. La Royal Family si è trasformata in un gruppo di “influencer” avvolti dall’oro e dal lusso. Uno schiaffo alla miseria per coloro che faticano ad arrivare a fine mese. E se in Italia di discute sullo stipendio dei deputati, in Gran Bretagna gli attivisti si scagliano contro l’inutile spreco di denaro, volto alla soddisfacimento di sterili vezzi di protagonismo.
Re Carlo III ha condiviso, finalmente, le immagini del ritratto ufficiale. Uno scatto opera del fotografo Hugo Burnand, chiamato anche ad immortalare alcuni momenti salienti della cerimonia di incoronazione ufficiale del sovrano. Ebbene, una volta realizzato, tradizione vuole che quest’ultimo venga distribuito nelle scuole e nelle strutture pubbliche, in modo da appenderlo in cornice di quercia e carta stampata di alta qualità. Si tratta ovviamente di una pratica che non è obbligatoria, tuttavia – la scelta di Carlo III di consentire la distribuzione gratis – ha implicato lo sfruttamento delle tasse pagate dai contribuenti.
Più di 8 milioni di sterline verranno investiti nella distribuzione dello scatto. “Manca la colla a scuola? Piove in classe? C’è la muffa? Nessun problema” – tuona Daniel Kebede, leader del sindacato scolastico National Education – “Ciò di cui la vostra scuola ha bisogno è una foto di Re Carlo”. Stoccata, questa, seguita dalla denuncia espressa dagli attivisti anti-monarchici di Republic: “Otto milioni di sterline per questo? Che vergognoso spreco di denaro”. Insomma, la presenza della Royal Family alimenta da secoli il fascino dei cittadini internazionali – questo, finché i residenti di Buckingham Palace non si divertono a spendere i fondi pubblici per rispettare tradizioni, in fondo, inutili per il paese.
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