Non solo ucraini. Anche i soldati russi stanno cadendo sul campo di battaglia, e ad Avdiivka è una vera strage
Quelle che si sta combattendo ad Avdiivka è più una battaglia di orgoglio che di utilità militare. Esperti ed analisti sono infatti d’accordo nel dire che la conquista della città – o il suo mantenimento – non porterebbe ad alcun vantaggio strategico.
Ma le armi continuano ad essere utilizzate e, nonostante sia una battaglia di propaganda, questa viene combattuta all’ultimo sangue. Le vittoria di dimostrazione costano e Putin lo sa: ad Avdiivka si sta infatti concretizzando una vera e propria strage di militari russi.
Sempre più morti
Dalla fine della controffensiva da parte dell’esercito ucraino, quella tra Mosca e Kiev è diventata una vera e propria guerra di logoramento. Da ormai alcuni mesi, infatti, si combatte in trincea come si faceva nella Prima guerra mondiale e gli scontri sono sempre più in mano all’artiglieria di entrambi gli schieramenti. Nonostante entrambi gli schieramenti siano in un momento di sostanziale pareggio – che ha portato ad uno stallo militare – la Russia può contare su un numero maggiore di uomini. Un dato che, purtroppo, viene confermato dal numero di vittime che viene fatto registrare nella battaglia per Avdiivka.
L’esercito ucraino è deciso a non voler cedere la città ai russi e dunque Mosca sta cercando di concentrare i propri sforzi proprio in quel punto della cartina. Come abbiamo detto, non ci sono validi motivi militari per concentrare i propri sforzi bellici nei pressi della città, ma la battaglia ha assunto del tutto i lineamenti di una lotta propagandistica da parte di entrambi gli schieramenti. In questo momento le ondate di fanteria russe vengono osteggiate con difficoltà dalla difesa ucraina. Il risultato è devastante per chiunque: oltre 200 carri armati distrutti e più di 13 mila militari uccisi o feriti in modo permanente.
Per il ministero della Difesa britannico, gli scontri feroci che si stanno consumando ad Avdiivka stanno provocando un aumento del 90% delle vittime russe. Nonostante gli sforzi bellici, inoltre, Mosca non è ancora riuscita a prendere la città oppure ad avanzare in maniera decisiva. Ondate di soldati che diventano ben presto carne da macello. Sarebbe questo ciò che viene rimproverato al leader russo, consapevole di poter contare su un Paese in cui la democrazia è un’illusione e il bacino di persone da cui attinger per ottenere nuovi soldati è incredibilmente ampio.