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Cultura

Corea del Nord, i divieti più strani di Kim Jong-un

Published by
Dalma Bonaiti

Dalle restrizioni assurde a curiosi divieti, scopri le eccentricità della leadership nordcoreana di Kim Jong-un e delle sue limitazioni

La Corea del Nord è conosciuta per la sua rigida politica governativa, che spesso include divieti e restrizioni per la popolazione. Tuttavia, sono i divieti più strani imposti da Kim Jong-un a catturare l’attenzione del mondo. In questo articolo, esploreremo alcuni degli aspetti più insoliti della vita quotidiana in Corea del Nord, dal divieto di ascoltare musica straniera al bando dei capelli lunghi per gli uomini. Pur mantenendo una posizione neutrale, cerchiamo di comprendere i motivi alla base di queste restrizioni apparentemente assurde.

Le curiosità più strambe della vita quotidiana in Corea del Nord

Siamo tutti a conoscenza del fatto che la Corea del Nord sia sotto il regno della dinastia dei Kim, una specie di monarchia comunista assolutista che offre molto poco in termini di commercio internazionale. L’accesso al paese è complicato, ma uscire è ancora più arduo.

La Corea del Nord è nota per l’ostentazione dell’esercito in parate spettacolari con complesse esibizioni, create per affascinare e intimidire. Inoltre, siamo consapevoli che la sua popolazione vive in condizioni di povertà e con la falsa percezione che il resto del mondo sia un luogo peggiore.

Foto | @Canva – rationalinternational.net

 

Alcune informazioni:

La remunerazione media mensile di un lavoratore oscilla tra 1,5 e 2,5 euro (alcuni sostengono che sia addirittura inferiore). Invece, in Cina, l’importo si colloca tra i 190 e i 250 euro.

Superare il muro della propaganda e della censura in Corea del Nord è un compito arduo. Tuttavia, occasionalmente, dei DVD provenienti dalla Corea del Sud giungono ai loro “fratelli”, rivelando ciò che accade realmente oltre le loro frontiere.

La Nord Corea possiede un proprio sistema internet noto come Kwangmyong. Questo sistema web è isolato e non è collegato al worldwide internet. Offre servizi di email, accesso ai siti governativi, lettura di notizie censurate e una biblioteca digitale.

Uno dei più grandi eserciti al mondo risiede in questo paese, vantando circa 1,2 milioni di soldati attivi, oltre a oltre 8 milioni di riserve e 180.000 membri d’élite. Ciò si traduce in una media impressionante di 49 soldati per 1000 abitanti, a prescindere dalle riserve. Per avere un termine di paragone, negli Stati Uniti la media è di 5 soldati per 1000 residenti. La maggior parte dell’addestramento delle truppe è focalizzato su una potenziale invasione della Corea del Sud, dove sono stati scoperti quattro tunnel segreti che potrebbero facilitare il trasporto di 30.000 soldati in un’ora. Le fonti statunitensi sostengono che potrebbero esserci almeno altri venti tunnel simili.

Questo paese ospita numerose carceri e perfino campi di detenzione come il temuto Hwasong (o Campo 16), di cui si è venuti a conoscenza solo nel 2009. Si ritiene che ospiti circa 20.000 prigionieri politici. Secondo dati internazionali, si stima che in totale, ci siano circa 200.000 detenuti in un paese con una popolazione di 25 milioni di persone. In confronto, l’Italia ha circa 68.000 detenuti su una popolazione di 60 milioni e 600mila persone, mentre negli Stati Uniti ci sono circa 2,4 milioni di detenuti su una popolazione di 318 milioni di persone.

Se un individuo infrange una legge o viene condotto in un campo di prigionia, l’intera linea familiare è coinvolta nella punizione. La legge incrimina tre generazioni dello stesso “colpevole”. Questo significa che non solo l’individuo, ma anche i genitori, i nonni e i figli vengono costretti ad eseguire lavori forzati.

Dal bizzarro al proibito: i divieti più strani nel regno di Kim Jong-un

Dal 2013, il governo nordcoreano ha imposto regole ferree sulle acconciature, con dettagli curiosi come 18 stili approvati per le donne e 10 per gli uomini, con regole sorprendenti su lunghezze e differenze tra sposate e nubili. Nessun uomo può sfoggiare l’iconica acconciatura di Kim Jong-un!

L’8 luglio, giorno del lutto nazionale per la morte di Kim Il-sung, è proibito sorridere o parlare ad alta voce. Esistono delle severe punizioni per chi non mostra abbastanza dolore e la rigida etichetta durante la venerazione alle statue dei capi. Per 11 giorni all’anno, in occasione dell’anniversario della morte del padre di Kim Jong-Un, Kim Jong-Il, i nordcoreani oltre a non poter ridere, non possono neppure festeggiare, bere alcolici o assumere droghe.

I jeans sono considerati un simbolo della cultura occidentale e sono proibiti in Corea del Nord. Lo stesso vale per i pantaloni attillati, gli indumenti con scritte in inglese e i cappotti di pelle. Le donne non possono indossare i pantaloni al di fuori dei luoghi di lavoro.

La Corea del Nord ha proibito il consumo di cioccolata proveniente dalle merendine preparate in Corea del Sud. Questo divieto è stato imposto dopo che Kim Jong-Un ha accusato il Sud di avvelenare i suoi cittadini con le loro dolci tentazioni.

Vivere a Pyongyang è privilegio riservato al partito al potere e ai membri dell’alta società. È una vera sfida poter ottenere il permesso, con posti di blocco che impediscono movimenti non autorizzati.

Dai 17 anni, il voto è obbligatorio e il governo controlla attentamente. Vengono aperte delle indagini su chi non si presenta e vengono puniti i disertori.

Ci sono solo quattro canali TV, controllati dal governo, nessuna TV internazionale. Tutte le notizie di Stato sono controllate dalla televisione centrale coreana. Nel mondo dei media nordcoreani, il governo detiene il pugno di ferro. La Corea del Nord ha vietato la circolazione e la visione di qualsiasi film e serie TV provenienti dall’estero, soprattutto dalla Corea del Sud. Questi contenuti sono considerati una minaccia per l’ideologia del paese e chi li guarda può essere punito con la prigione o addirittura la pena di morte

Solo i funzionari governativi maschi possono guidare, ma alcuni trovano modi creativi per aggirare questa legge. Ci sono infatti alcuni funzionari che, per sfuggire a questa restrizione, hanno messo in piedi un sistema illegale di taxi per i cittadini.

Il sistema delle caste, una conseguenza della guerra degli anni ’50, divide la popolazione in tre classi. Dall’élite ai “nemici della proprietà”, esistono infatti artigiani, negozianti e commercianti, ed infine una classe “ostile” per coloro considerati indesiderabili dal governo.

Le chiamate telefoniche sono rigorosamente regolate, ma le internazionali sono vietate. Il regime di Kim Jong-un controlla le comunicazioni ed esistono delle severe conseguenze per chi tenta una chiamata fuori confine.

Dalma Bonaiti

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