Gli inquirenti vanno avanti con le indagini. Indagato per istigazione e violenza uno studente brindisino di 19 anni
Continuano le indagini sulla morte di Julie Tronet, la studentessa francese di 21 anni trovata morta a Lecce, città in cui studiava.
Secondo gli elementi raccolti dagli inquirenti, la ventunenne avrebbe avuto un rapporto sessuale consensuale con un ragazzo di 19 anni di Ceglie Messapica, anche lui studente. I due si sarebbero conosciuti tre giorni prima in un locale della città. Ma le indagini continuano e si cercano ulteriori risposte per capire perché la giovane ventunenne sia morta.
Indagato uno studente
Attualmente gli investigatori starebbero escludendo la possibilità che sia stata una violenza a spingere Julie a togliersi la vita. Gli inquirenti si stanno infatti muovendo su questa pista, senza però escludere completamente le altre opzioni. La questura di Lecce sta infatti indagando sulla morte della ragazza della ragazza che si trovava nella città per il programma Erasmus, e che il 23 ottobre è stata trovata senza vita. Julie ha inoltre lascato un messaggio per la sua famiglia e per il fidanzato. All’interno del la lettera la ragazza spiegava ai suoi familiari che non voleva più vivere. Ma non è ancora chiaro quali siano stati i motivi precisi che abbiano spinto la 21enne a togliersi la vita.
Gli inquirenti stanno indagando, con l’accusa di istigazione e violenze, un ragazzo – anche lui studente – di Brindisi. Il diciannovenne sarebbe stato l’ultimo ad aver visto in casa la ragazza. Il suo telefono, oltre a quello della 21enne, è stato esaminato per trovare preziose informazioni riguardo la morte di Julie. È stata sentita anche una seconda ragazza che avrebbe frequentato il locale la stessa sera in cui i due si sono conosciuti, oltre ad altri due amici dei due ragazzi. Non sono emerse particolarmente tensioni o litigi. Inoltre, il diciannovenne – secondo i racconti dei testimoni – non avrebbe inseguito Julie. I due avrebbero deciso consensualmente di andare a casa della ragazza francese. I due poi si sarebbero scambiati i rispettivi contatti Instagram.
Su queste basi sta indagando ora la Procura, che ha il compito di capire cos’abbia spinto la 21enne a togliersi la vita. Si cerca di reperire informazioni utili anche su quelli che sono stati i trascorsi della ragazza. Secondo quanto raccontato dai genitori, infatti, Julie avrebbe cercato di togliersi la vita anche un’altra volta, quando viveva in Francia. Tuttavia, è ancora da chiarire l’episodio in cui Julie, dopo il rapporto con il ragazzo brindisino, si è rivolta al pronto soccorso, parlando di aver subito una violenza. L’autopsia non ha rivelato segni evidenti che possano fare pensare ad una violenza. Un caso che, secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, potrebbe vedere la richiesta di archiviazione del fascicolo.