Guerra a Gaza: ora in America hanno paura

Cresce la tensione a causa del pericolo attentati negli Usa. Le principali città americane come potenziale obiettivo dei terroristi

La guerra in Medio Oriente continua a mietere vittime ogni giorno, soprattutto tra i civili che stanno pagando il prezzo più alto. Ma ad occupare una porzione importante del conflitto sono anche le tensioni diplomatiche e i vari schieramenti in campo.

Guerra a Gaza: ora in America hanno paura
Cresce la paura a causa di possibili attentati terroristici (ansa) – Rationalinternational.net

Tanto che cresce sempre di più la tensione e la paura per possibili ritorsioni in Occidente nei confronti dei civili. Mai come ora, dall’inizio della guerra, c’erano state così tante avvisaglie per un possibile attentato terroristico. In particolare, cresce la paura negli Stati Uniti, probabile obiettivo dei terroristi.

Molte le città obiettivo dei terroristi

Da giorni i vertici militari di Washington, insieme ai Servizi Segreti, vagliano tutte quelle che sono le possibilità di uno o più attentati terroristici entro i propri confini nazionali. L’allerta è massima, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti in Medio Oriente. Israele, infatti, continua i propri raid a Gaza, dove aumenta il numero di morti tra i civili. Inoltre, lo Stato Ebraico dovrà affrontare un vero e proprio giudizio presso il tribunale dell’Aja, per via dell’accusa di genocidio. Una situazione che potrebbe aumentare la tensione e provocare scontri anche lontano dal Medio Oriente.

Guerra a Gaza: ora in America hanno paura
Le crescenti tensioni internazionali potrebbero sfociare in un attacco nelle città (ansa) – Rationalinternational.net

A temere di più sono gli Stati Uniti, dove le città principali iniziano ad essere davvero blindate. Si respira un clima di tensione che non veniva registrato da tempo. La conferma arriva da Politico, he ha pubblicato un report esclusivo che aumenta il timore che negli States si possa effettivamente realizzare un nuovo attacco terroristico. Inoltre, arrivano le minacce esplicite da parte di Hamas, alleati dell’Iran, sostenute in maniera più silenziosa dalla Cina e dalla Russia (con cui i rapporti sembrano essere definitivamente logorati).

Ad aumentare la tensione negli Stati Uniti sono anche le elezioni imminenti a Taiwan. Qui la tensione è massima per via della decisione da parte della Cina di “riappropriarsi” dell’isola, leader nella produzione di semiconduttori. Gli Stati Uniti, alleati economici, politici e – soprattutto – militari di Taiwan sono pronti a difendere l’isola. Ma questo potrebbe portare a nuove tensioni sulla politica interna. In ultimo, ma non per importanza, le elezioni di novembre che si terranno proprio negli Stati Uniti. La sola candidatura di Donald Trump ha provocato nel Paese gravi spaccature. Queste si moltiplicheranno inevitabilmente a ridosso del periodo in cui si andrà a votare.

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