Il sequestro avvenuto da parte della marina di Teheran mentre l’imbarcazione stava navigando nel Golfo di Oman
La Marina iraniana ha annunciato di aver catturato una nave petroliera “americana” mentre questa navigava nelle acque del Golfo di Oman. L’atto sembra essere una risposta al sequestro effettuato da parte della Marina britannica nei confronti di una nave di “persone armate non autorizzate” che navigavano nelle stesse acque.
Si tratta comunque di un episodio piuttosto clamoroso, che riflette la tensione che si respira nella regione. Iran e Stati Uniti, infatti, non erano mai stati così distanti e l’episodio del sequestro dell’imbarcazione potrebbe accrescere ancora di più le possibilità di un conflitto aperto.
Tensione sempre più rovente
Ad annunciare il sequestro della nave battente bandiera americana è stata la stessa Marina iraniana. In un comunicato, i funzionari dell’esercito di Teheran hanno infatti annunciato di aver sequestrato “una petroliera americana che navigava nelle acque del Mar di Oman, su ordine del tribunale”. La forza navale ha infatti riferito di aver preso in carico la nave, senza far sapere però quale sia il suo nome e nessun’altra informazione sull’imbarcazione. Gli Stati Uniti hanno richiesto il rilascio immediato della nave.
L’episodio è avvenuto solo poche ore dopo un ulteriore sequestro di un’imbarcazione, questa volta avvenuto però da parte della Marina britannica. In un comunicato della flotta reale, infatti, si legge che una nave era stata abbordata da “4-5 persone armate non autorizzate intorno alle 3:30 Gmt”, durante un incidente avvenuto a 50 miglia a nord-est di Sohar, in Oman. La Marina britannica ha infatti catturato la petroliera “St Nikolas”, che batte bandiera delle Isole di Marshall. Questa appartiene alala compagnia di navigazione greca Empire Navigation. L’agenzia statale greca ha fatto sapere che le persone dell’equipaggio erano circa 19. Diciotto di loro sono di nazionalità filippina, mentre una è greca.
La nave si è ritrovata al centro di una disputa che durava ormai da circa 12 mesi. Per questo il dipartimento di Giustizia americano aveva emanato un ordine di sequestro relativo ad un milioni di barili di petrolio greggio iraniano che erano a bordo. L’Amna ha riferito che la nave aveva un carico di circa 145 mila tonnellate di petrolio, imbarcate a Bassora, in Iraq. Questa era diretta a Aliaga, in Turichia. Ma secondo la società inglese di sicurezza marittima, Ambrey Analytics, l’imbarcazione era diretta verso il porto iraniano di Bandar-e Jask.