Ancora un attacco nei confronti di un’imbarcazione occidentale nel Mar Rosso. Adesso Biden dovrà trovare una soluzione
Non si fermano gli attacchi degli Houthi, i ribelli yemeniti che hanno preso il potere nello Yemen. Gli attacchi nei confronti di imbarcazioni vicine ad Israele che attraversano il Mar Rosso si sono moltiplicati, causando sempre più preoccupazione.
Sempre più navi sono interessate dai raid dei ribelli yemeniti. L’ultimo attacco nella giornata di martedì, dove gli Houthi hanno utilizzato missili e droni contro le navi in transito nel Mar Rosso. Una preoccupazione ulteriore per Joe Biden, che dovrà capire come fermare le intenzioni dei ribelli yemeniti. E dovrà farlo in fretta.
Ancora una nave colpita
Nella giornata di martedì i ribelli yemeniti hanno portato a compimento un nuovo attacco nei confronti delle imbarcazioni delle compagnie marittime che attraversano il Mar Rosso. L’episodio è avvenuto all’altezza delle città portuali di Mokha e Hodeida, in Yemen e fino ad ora è stato uno dei più grandi mai compiuti dagli Houthi. In quel momento erano in transito alcune navi commercial. L’attacco ha richiesto l’intervento della marina statunitense e di quella britannica. Le forze occidentali hanno quindi abbattuto bene diciotto droni, oltre ad un missile balistico e due missili da crociera. Fortunatamente, fa sapere il Dipartimento della Difesa americano, non sono stati compiuti danni a cose o persone.
Si tratta comunque di un bel grattacapo per Biden, il quale guida la coalizione che si è impegnata a difendere le navi in transito nel Mar Rosso. Nonostante le forze dispiegate siano piuttosto massicce, le navi commerciali hanno difficoltà ad attraversare il tratto di mare che condivide le coste con lo Yemen. Tanto che numerose compagnie commerciali internazionali hanno deciso di evitare la rotta, prediligendo la soluzione più sicura (ma anche più costosa), che è quella di circumnavigare l’Africa.
Una conseguenza che però porterà ad inevitabili aumenti dei prezzi dei prodotti trasportati da queste navi, così come del costo dell’assicurazione. Ragion per cui sono stati in molti a chiedere l’intervento degli Stati Uniti per poter risolvere la questione. Tuttavia, appare comunque un compito estremamente difficile, dato che lo Yemen si affaccia con le sue coste sul Mar Rosso per molti chilometri. Inoltre, nella maggior parte dei casi gli attacchi vengono condotti con droni (il cui movimento è difficile da prevedere) e con missili balistici. Inoltre, c’è il rischio di un conflitto aperto con l’Iran, che sostiene militarmente i ribelli yemeniti e che potrebbe voler cercare un pretesto per aumentare ancora di più la tensione nella regione.