Volodymyr Zelensky ha bisogno di fondi per finanziare le forze armate ucraine. Il leader ha proposto di utilizzare i beni russi.
I vertici del potere internazionale, Stati Uniti in primis, stanno perdendo progressivamente interesse per la causa ucraina. Il conflitto israelopalestinese ha rubato i riflettori a Volodymyr Zelensky. Una conseguenza, questa, dovuta alle ingenti perdite registrate a Gaza e alla irrecuperabile situazione di stallo che ha imprigionato il paese giallo-blu. Dallo scoppio del conflitto, datato febbraio 2021, l’esercito russo ha perso più di 300mila soldati – di cui 830 nelle ultime 24 ore – più di 11mila veicoli corazzati, oltre 8mila sistemi di artiglieria e 641 sistemi di difesa aerea. Di fronte a questi dati, è doveroso evidenziare come il quindicesimo esercito abbia affrontato brillantemente il secondo per potenzialità letale.
Tuttavia, la stanchezza comincia a prendere il sopravvento. Volodymyr Zelensky, durante la visita diplomatica in Estonia, ha sottolineato: “Date alla Federazione Russa due o tre anni e quella ci schiaccerà” – l’ennesimo appello accorato – “Ogni pausa nel conflitto favorirebbe la Russia”. Con questo, il leader ucraino ha ribadito l’importanza di una collaborazione internazionale che consenta al Paese da lui presieduto di resistere all’impunito invasore. Di fronte al pericolo di prolungare il conflitto per altri cinque anni – presunta ammissione che Putin avrebbe rivolto al leader cinese Xi Jinping – il Premier rivale ha richiesto l’utilizzo dei beni russi congelati all’estero.
“A pagare, è chi aggredisce” – dice Zelensky
Il primo missile lanciato in terra ucraina dal gigante russo ha implicato l’applicazione di una serie di sanzioni, stabilite dai vertici delle principali potenze occidentali. Vennero quindi sequestrati beni russi del valore di 300miliardi, senza possibilità per il precedente proprietario di accedervi. Ebbene, Volodymyr Zelensky ha messo gli occhi sul sostanzioso patrimonio del rivale: “Devono essere utilizzati al sostegno dell’Ucraina” – ha tuonato il leader – “manderà il giusto messaggio a tutti i potenziali aggressori del mondo” – conclude dunque – “attaccare un altro Stato non paga, ma a pagare è chi aggredisce”.
Secondo il Premier, utilizzare i beni russi per finanziare le forze armate gialle-blu rappresenterebbe un chiaro segnale di concreta collaborazione internazionale, volta al contrasto del sempre più potente gigante russo. In occasione del suo discorso, Zelensky ha riservato un sincero ringraziamento alla Presidente Giorgia Meloni, la quale ha garantito il pieno sostegno dell’Italia alla causa ucraina – oltre alla promessa di studiare una produzione congiunta dei mezzi di difesa: “Sia l’Italia che l’Ucraina possono rafforzare non solo le nostre nazioni, ma l’intera sicurezza europea e globale”. Nonostante il convincente e persuasivo monologo, il leader ucraino non ha ricevuto riscontro in merito alla possibilità di utilizzare i beni russi.