Gli ultimi sviluppi hanno aumentato la tensione al confine. Ora in Svezia si discute di come sarebbe una guerra contro la Russia
Mentre si combatte in Medio Oriente e in Ucraina, la tensione sembra essere davvero molto alta anche nel nord dell’Europa. I rapporti tra Mosca e i Paesi scandinavi sembrano infatti essere sempre più tesi, soprattutto in vista del futuro.
Non si placa infatti il timore che la tensione possa calare nei prossimi mesi, anzi. Gli scenari in nord Europa sono sempre più cupi. Ora lo stesso ministro della Difesa svedese, infatti, parla di una “possibile guerra con la Russia” che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Ecco che cosa sta succedendo.
“Dobbiamo essere pronti”
Non sembra poter essere un 2024 tranquillo quello che è ai primi mesi dal suo inizio. In Europa non si è mai parlato così tanto di conflitti armati dai tempi della Seconda guerra mondiale e dalla Guerra Fredda. Ma ora a ribadire che la possibilità di un conflitto è più che concreto è stato il Ministro della Difesa Civile svedese, Carl Oskar Bohlin. Durante la Conferenza Nazionale sulla Difesa e la Partecipazione Popolare, Bohlin, ha affermato che c’è a necessità di prendere sul serio la minaccia rappresentata da Vladimir Putin.
“Anche in Svezia potrebbe scoppiare una guerra – ha dichiarato il ministro della Difesa – e la nostre gente deve essere preparata ad affrontarla”. Dal momento dello scoppio della guerra in Ucraina, a seguito dell’invasione russa, la tensione nella regione è altissima. Un contesto talmente teso da da portare la Svezia – storicamente neutrale – a chiedere l’adesione alla Nato. I rapporti tra Svezia e Russia sono infatti peggiorati, tornando ai minimi storici, con il riarmo della Russia che ha messo in allerta sia i Paesi scandinavi, come Svezia e Finlandia, che quelli baltici.
“Da ormai 210 anni la pace è una compagna gradita per il nostro popolo – ha dichiarato il ministro svedese – ma questa situazione è cambiata oggi. La situazione della sicurezza si è deteriorata”. Il ministro ha dichiarato che è suo compito “comunicare questa difficile realtà alla popolazione. Una missione che il ministero ha preso sul serio e che Bohlin ha comunicato attraverso la volontà di far “aumentare la consapevolezza tra i cittadini sulla possibilità di un conflitto armato contro la Russia”. Una strategia volta a migliorare le capacità di difesa da parte del Paese, migliorando le possibilità di resistenza in caso di attacco da parte di Mosca.