La persistenza di Putin nella guerra in Ucraina: missili russi lanciati su sei regioni, incendi devastanti e molte vittime.
La tensione tra Russia e Ucraina ha raggiunto livelli critici con il lancio di decine di missili da crociera sulla nazione ucraina da parte delle forze russe. Inoltre la Russia ha preso di mira le regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Khmelnyskyj. Ciò ha causato gravi danni a infrastrutture critiche, civili, industriali e militari. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha visto la sua città natale, Kryvi Rih, colpita dai missili, con un incendio che ha distrutto un centro commerciale.
Le forze armate russe hanno utilizzato missili di precisione a lungo raggio, tra cui gli ipersonici Kinzhal, per infliggere danni significativi in varie città ucraine. In risposta, l’Aeronautica militare di Kiev ha annunciato la distruzione di otto droni e 18 missili russi. Le perdite umane continuano a salire, con almeno quattro civili morti e oltre trenta feriti. Tra le vittime, una donna di 62 anni è deceduta a causa di un attacco a un edificio residenziale a Lozuvata. In un attacco a Novomoskovsk, un minibus è stato ribaltato, lasciando 24 persone ferite, tra cui cinque bambini, secondo il vice capo dell’ufficio di presidenza ucraina, Oleksiy Kuleba.
L’incidente di Rubizhne
Inoltre si è verificato un incidente che solleva ulteriori preoccupazioni. Un aereo da guerra russo ha accidentalmente sganciato una bomba sulla città di Rubizhne, nella regione ucraina di Lugansk, occupata dalla Russia. Il capo del governo filorusso della regione, Leonid Pasechnik, ha affermato che la bomba, una Fab-250, non ha causato feriti. Tuttavia, le autorità di Kiev sostengono il contrario, sostenendo che ci sono vittime. Questo episodio segue un altro incidente simile avvenuto sei giorni prima, quando la Russia ha sganciato accidentalmente munizioni sul villaggio di Petropavlovka, nella regione russa di Belgorod, bersagliata da ripetuti attacchi ucraini. La serie di incidenti solleva dubbi sulla precisione e sulla cautela delle operazioni militari russe nella regione.
La guerra in Ucraina ha causato migliaia di morti, ma più di 2.000 tra soldati e civili non sono ancora stati identificati. Artem Shevchyshen, vice capo del principale dipartimento investigativo della Polizia nazionale ucraina, ha evidenziato l’urgente necessità di una massiccia profilazione del DNA per accelerare il processo di identificazione. “Ad oggi, più di 2.100 corpi non sono stati identificati. È impossibile prevedere quanti ce ne saranno domani, tra una settimana, tra un mese“, ha dichiarato Shevchyshen. La profilazione del DNA diventa cruciale per garantire una risposta rapida ed efficiente nell’identificazione delle vittime, compresi i soldati delle Forze di Sicurezza e Difesa e i civili.
Il persistente attacco da parte della Russia sull’Ucraina dimostra la mancanza di volontà di Vladimir Putin di fermare la guerra. Gli incidenti di bombardamenti accidentali e la crescente lista di vittime senza identità aggiungono ulteriori complicazioni a una situazione già critica. Mentre la comunità internazionale continua a esortare a una soluzione diplomatica, la realtà sul campo suggerisce che la guerra in Ucraina potrebbe ancora perdurare, con conseguenze devastanti per la popolazione civile e per la stabilità della regione.