Dopo l’incidente che ha coinvolto l’aereo Boeing 737 sul volo dell’Alaska Airlines, ci sono ispezioni su 171 aerei in tutto il mondo.
L’industria dell’aviazione ha subito un altro brusco colpo. Il recente incidente avvenuto sul volo dell’Alaska Airlines, un Boeing 737 Max 9, ha costretto l’aereo a un atterraggio di emergenza. Il tutto a soli 20 minuti dal decollo. L’incidente è accaduto a causa dall’esplosione del portellone di un’uscita di sicurezza posteriore disattivata. Questo incidente ha scatenato una serie di reazioni a catena che hanno coinvolto autorità di tutto il mondo.
La Federal Aviation Administration (FAA), l’ente statunitense responsabile della sicurezza aerea, ha emesso l’ordine di ispezionare immediatamente 171 velivoli in tutto il mondo. Questi rappresentano quasi l’80% della flotta mondiale di Boeing 737 Max 9. La decisione è stata presa in seguito all’incidente del volo Alaska Airlines 1282, avvenuto durante il decollo da Portland, in Oregon, e caratterizzato dal distacco di un pezzo di fusoliera in volo. Le ispezioni, che si prevede dureranno tra 4 e 8 ore per ogni velivolo, coinvolgono autorità aeree di vari paesi, dalla Gran Bretagna alla Cina, tutte impegnate a valutare come procedere in termini di sicurezza dei passeggeri e delle operazioni aeree.
I dettagli dell’incidente
L’incidente, avvenuto a soli sei minuti dal decollo, ha evidenziato un problema critico di sicurezza. Fortunatamente, la prontezza dell’equipaggio e il rapido ritorno a terra hanno evitato conseguenze più gravi. Tuttavia, i passeggeri hanno vissuto momenti di paura e tensione mentre il portellone si è staccato improvvisamente durante il volo a una velocità di 711 chilometri orari. Le mascherine dell’ossigeno sono scese a causa della depressurizzazione della cabina, obbligando tutti i passeggeri a indossarle in attesa dell’atterraggio di emergenza.
Il fatto che un aereo appena assemblato presenti tali problematiche solleva interrogativi sulla qualità dei controlli di sicurezza e delle procedure di assemblaggio. La FAA, insieme al National Transportation Safety Board e a Boeing, ha avviato indagini per determinare le cause dell’incidente. Il volo Alaska Airlines 1282 coinvolto nell’incidente è stato consegnato solo due mesi prima, il 31 ottobre 2023, ed era operativo da soli 145 voli. Tuttavia, fonti rivelano che l’aereo aveva già manifestato indicazioni di problemi di pressurizzazione il 4 gennaio, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla manutenzione e sulla sicurezza del velivolo.
Questo incidente riporta alla mente i precedenti disastri che hanno coinvolto il Boeing 737 Max. Nel 2018, il volo Lion Air 610 in Indonesia e nel 2019, il volo Ethiopian Airlines 302, entrambi seguiti da ritiri globali del modello aereo. Entrambi gli incidenti accaddero a causa di un malfunzionamento del software di pilotaggio automatico. Ciò ha portato alla sospensione temporanea della produzione del Boeing 737 Max e a modifiche significative al sistema di controllo di volo.
Ad ogni modo, gli aggiornamenti sulle indagini in corso e sulle ispezioni programmate saranno fondamentali per ristabilire la fiducia del pubblico e garantire che misure adeguate siano implementate per prevenire futuri incidenti simili. La sicurezza resta la massima priorità per l’industria dell’aviazione, e questo incidente richiede un’approfondita analisi e azioni correttive tempestive.