Cresce sempre di più la tensione in Medio Oriente e si prospetta la possibilità di un conflitto tra Libano e Israele.
Negli ultimi giorni, la tensione tra Israele e Hezbollah ha raggiunto livelli critici. Ha suscitato preoccupazioni e riflessioni sulla possibilità di una guerra su vasta scala nel Libano. L’invio di consiglieri da parte del presidente degli USA, Joe Biden, per prevenire uno scoppio totale del conflitto, testimonia la gravità della situazione. Tuttavia, la prospettiva che il Libano possa sconfiggere Israele richiede un’analisi approfondita delle dinamiche regionali e delle forze in gioco.
In un’intervista recente al Washington Post, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha delineato la crescente insostenibilità del conflitto con Hezbollah lungo il confine. Inoltre ha annunciato la possibilità di un’importante operazione militare in Libano. Tuttavia, la comunità internazionale e gli Stati Uniti in particolare temono le conseguenze devastanti di uno scontro su vasta scala. Alcuni funzionari statunitensi avvertono che l’espansione della crisi potrebbe essere considerata da Benjamin Netanyahu come un mezzo per consolidare il suo sostegno politico. E ciò soprattutto dopo le critiche interne per la gestione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre.
Possibile lo scontro tra Israele e Libano
Secondo il Washington Post, la Defense Intelligence Agency (Dia) degli Stati Uniti ha emesso una valutazione riservata che solleva dubbi sulla capacità delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) di ottenere successo in un conflitto con il Libano. Questa valutazione indica che le risorse e i mezzi militari israeliani sarebbero troppo dispersi a causa del conflitto a Gaza. Inoltre, i funzionari statunitensi temono che un conflitto su vasta scala porterebbe a uno spargimento di sangue maggiore rispetto alla guerra Israele-Libano del 2006. Bisogna infatti considerare che l’arsenale di armi a lungo raggio e di precisione posseduto da Hezbollah è più ampio e avanzato.
Bilal Saab, esperto di Libano presso il Middle East Institute, avverte che il numero delle vittime in Libano potrebbe raggiungere cifre sconcertanti, comprese tra 300.000 e 500.000, con una massiccia evacuazione del nord di Israele. Hezbollah, inoltre, avrebbe la capacità di colpire Israele in profondità, mirando a obiettivi sensibili come impianti petrolchimici e reattori nucleari. La potenziale attivazione di milizie da parte dell’Iran nella regione potrebbe ampliare ulteriormente il conflitto, coinvolgendo attori al di là dei due antagonisti principali.
Tuttavia, la prospettiva che il Libano possa sconfiggere Israele è complessa e richiede una valutazione attenta delle variabili in gioco. In primo luogo, la capacità militare di Hezbollah rappresenta una minaccia significativa per Israele, ma la superiorità delle IDF in termini di tecnologia e risorse rimane un fattore importante. In secondo luogo, la comunità internazionale, guidata dagli USA, potrebbe giocare un ruolo chiave nel promuovere una soluzione diplomatica per evitare lo scoppio di una guerra su vasta scala.
È cruciale riconoscere che una soluzione pacifica e sostenibile richiede il coinvolgimento attivo delle potenze regionali e internazionali, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e mitigare le tensioni. La diplomazia potrebbe essere la chiave per prevenire una tragedia umanitaria e stabilizzare la regione.