Israele dovrà dividere l’esercito

Aumenta moltissimo la tensione in Medio Oriente, con Israele che ora potrebbe aprire un conflitto diretto in Libano

Con un missile di fabbricazione russa, i miliziani di Hezbollah sono riusciti a colpire la base aerea israeliana del monte Meron. Una risposta all’uccisione da parte dei servizi israeliani del capo di Hezbollah.

Israele dovrà dividere l'esercito
Potrebbero aprirsi più fronti per l’esercito di Tel Aviv (ansa) – Rationalinternational.net

Mentre continuano i raid all’interno della Striscia di Gaza, a spostare l’attenzione più a nord sono gli attacchi degli ultimi giorni. La tensione tra Israele e le milizie Hezbollah presenti in Libano (strettamente collegate all’Iran) aumenta sempre di più, tanto da spingere Tel Aviv a pensare di dividere il suo esercito in due.

Troppo fronti aperti

L’attacco degli Hezbollah sulla base di difesa aerea israeliana è stato condotto mediante l’utilizzo del missile anti-tank russo Kornet e ha colto di sorpresa gli uomini dell’Idf. A commentare l’accaduto è stato Yair Amìnsbacher, il quale ha affermato che Hezbollah ha dimostrato di poter disporre di “modelli di missili che arrivano anche a 10 chilometri, forse di più”. Il missile russo utilizzato dalle milizie libanesi possono distruggere le armature pesanti di un tank, ma non sono particolarmente efficaci contro le basi militari; tuttavia, cresce la preoccupazione.

Israele dovrà dividere l'esercito
Ci sono possibilità che Israele inizi una nuova guerra contro gli Hezbollah in Libano (ansa) – Rationalinternational.net

Il governo israeliano teme infatti che gli Hezbollah, strettamente collegati con l’Iran, abbiano deciso di aumentare i loro armamenti a disposizione, in modo da modernizzare la guerra contro Israele. Un timore che spiegherebbe il motivo per cui l’esercito di Netanyahu abbia intensificato gli attacchi nei confronti dei miliziani libanesi. L’uccisione di Wissam al-Tawil avvenuta l’8 gennaio a Beirut, nel Libano, sarebbe un ulteriore chiaro messaggio da parte di Israele alle forze di Hezbollah. Tuttavia, gli Stati Uniti avrebbero sconsigliato ad Israele di aprire un ulteriore fronte nel nord della regione. Non ci sarebbero infatti forze sufficienti che abbiano la capacità di resistere ai militari dal Libano, meglio attrezzati rispetto ai miliziani di Hamas.

Ad ogni modo, l’opzione di un attacco più deciso nei confronti dei miliziani di Hezbollah è ancora presente sul tavolo del gabinetto di guerra di Tel Aviv. L’ex premier israeliano Yair Lapid ha affermato che ci sono possibilità di accordo sul confine libanese. Pur rimarcando che “non sono alte, ma bisogna provarci”. Anche il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, ha affermato che aprire un nuovo fronte a nord non sarebbe la scelta migliore. Secondo Gallant, questo ostacolerebbe il raggiungimento degli obiettivi di Tel Aviv. Tuttavia, questo ha messo in guardia gli Hezbollah, dicendo che c’è la possibilità di ripetere a Beirut ciò che è stato fatto a Gaza.

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