La guerra contro l’Ucraina sta costando a Putin una vera e propria fortuna. E i costi potrebbero aumentare
Manca poco più di un mese e la guerra in Ucraina entrerà nel terzo anno di conflitto. Un traguardo che nessuno si aspettava potesse essere raggiunto e che fa comprendere quale sia la portata dell’evento.
Nonostante i proclami da parte dello zar russo, la guerra in Ucraina e la sua invasione è tutt’altro che sostenibile per la Russia e i dati lo dimostrano. In questi anni di conflitto, infatti, Putin ha dovuto spendere una vera e propria fortuna dalle casse dello Stato. Ma non è detto che questi costi si fermino qui.
Più di mezzo miliardo in 24 ore
Anche la guerra ha un costo e non solo per chi viene attaccato, invaso o sconfitto, ma anche per chi decide di invadere e di intraprendere una guerra di logoramento. Negli ultimi giorni si è infatti parlato di quelle che sono le necessità economiche e militari da parte dell’Ucraina. Questa è infatti fortemente indipendente dalle risorse dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, fondamentali alleati. Ma la guerra rappresenta un costo enorme anche per la Russia e le casse dello Stato iniziano a piangere.
Solo nelle ultime 24 ore, infatti, Putin ha dovuto spendere circa 600 milioni di euro per condurre gli attacchi mirati in Ucraina. I pesanti bombardamenti che hanno colpito la capitale, Kiev, e Kharkiv sono infatti costati più di mezzo miliardo di euro. Un bilancio impressionante che però dimostra quanto la Russia sia decisa a puntare tutto su questa invasione. Si tratta di numeri davvero da capogiro per una guerra che va avanti da ormai due anni. L’attacco russo della scorsa notte – che ha provocato 6 morti e centinaia di feriti – dimostra l’impressionante capacità bellica del Paese, ma anche i costi che ha deciso di affrontare.
Gli ultimi bombardamenti sono costati a Mosca circa 620 milioni di dollari. Si tratta di una stima fornita dalla rivista Forbes. Questa si basa sul costo dei 99 missili utilizzati – insieme a numerosi droni – dall’esercito di Putin. Nella prima fase dell’attacco c’è stato un lancio di circa 35 droni Shahed 136/131, i quali sono stati tutti distrutti dalla contraerea ucraina. In una seconda fase sono stati invece lanciati dai Tu95Ms circa settanta missili da crociera Kh-101, Kh-55 e Kh-555, insieme ad altri 10 missili Kinzhal Kh-47M2. A questi si sono aggiunti 3 missili Kalibr, 4 anti radar Kh-31-P e 12 iskander M/S-300 e S-400. Ognuna di queste armi ha un costo di circa 15 milioni di dollari, mentre i droni ammontano a circa 50mila dollari. Cifre che hanno portato la Russia a spendere circa mezzo miliardo in sole 24 ore.