Alla fine è arrivata la rivendicazione che tutti aspettavano. Ad uccidere quasi 100 civili nell’attentano a Kerman è stato l’Isis
Dopo 24 ore dall’accaduto è arrivata la rivendicazione dell’attentato avvenuto mercoledì a Kerman. L’esplosione ha travolto i civili che si erano radunati nei pressi della tomba di Qassem Soleimani.
A rivendicare l’attacco è stato il sedicente Stato islamico. Sono stati alcuni esponenti dell’Isis, infatti, a pubblicare un video in cui rivendicano l’attentato in Iran. Nel contenuto video pubblicato sui canali Telegram, si parla dell’azione realizzata da due kamikaze. Tuttavia, Teheran continua ad accusare gli Stati Uniti e Israele.
L’Iran non ci sta
È di 84 morti e 284 feriti il bilancio a seguito dell’attentato suicida che ha colpito civili iraniani nella giornata in cui omaggiavano il generale Qassem Soleimani. Si tratta della peggiore strage nella storia della Repubblica iraniana e il bilancio sembra essere destinato ad aumentare. Nelle ultime ore, con un video pubblicato sui propri canali Telegram, l’Isis ha rivendicato l’attentato, parlando di due attentatori kamikaze appartenenti al sedicente Stato.
Tuttavia, l’Iran sembra aver sposato la tesi che ad architettare l’attentato siano stati gli Stati Uniti ed Israele. Le autorità israeliane hanno infatti invitato la popolazione a manifestare contro i governi di Tel Aviv e Washington, incolpati di essere la mente dell’attacco ai civili. Si tratta di un momento di tensione estrema per quanto riguarda il conflitto mediorientale. L’Iran sostiene infatti i miliziani di Hezbollah e sembrano essere particolarmente inclini ad aumentare la tensione nella regione, in modo da far aumentare le difficoltà per Israele. Non è la prima volta che avviene un attentato in Iran, Paese a maggioranza sciita che ha subito attacchi da fondamentalisti sunniti dell’Isis. Solo un anno fa, 15 persone erano state uccise a causa di un attacco presso un santuario a Shiraz. Nel 2017, invece, ci fu un pesante attacco al Parlamento di Teheran e al mausoleo dell’ayatollah Ruhollah Khomeini.
Gli Stati Uniti hanno negato qualsiasi coinvolgimento con gli attentati, tirando fuori anche Israele su qualsiasi responsabilità. Al contrario, a Washington evidenziano alcune similitudini tra l’attacco a Kerman e attentati rivendicati in passato dall’Isis. Anche Israele respinge le accuse. I portavoce del governo hanno dichiarato che in questo momento la concentrazione è tutta per la guerra contro Hamas. Tuttavia, la tensione resta altissima e Israele e L’Iran non sono mai stati così distanti. Attacchi di questo tipo, infatti, potrebbero essere la miccia perfetta per un allargamento del conflitto che non farebbe bene a nessuno.