Cifre impressionanti che dimostrano quanto la guerra sia un costo esorbitante per i Paesi della regione. Aumenta la povertà ovunque
La guerra porta morti, dolore, abbandoni e anche costi. Questi sono esorbitanti, soprattutto per chi era già in difficoltà e ora si ritrova con un pugno di mosche in mano.
Il conflitto armato che sta andando avanti in Medio Oriente ormai da tre mesi sta producendo un numero impressionante di morti. Ma esistono anche degli effetti collaterali economici che potrebbero addirittura peggiorare ulteriormente il bilancio delle vittime civili nella regione. La guerra tra Israele e Hamas costa circa 104 milioni al giorno.
La guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas, ma che sta coinvolgendo numerosi altri soggetti nella regione, sta costando miliardi di euro ai Paesi che ne stanno prendendo parte. A soffrire è anche Israele, che ha dovuto mobilitare circa 360mila riservisti in età di lavoro. Ma non solo, perché il conflitto ha portato anche all’allontanamento di numerosi (si parla di migliaia) operai palestinesi dai territori israeliani. A questo si deve aggiungere un turismo in netto calo (per ovvi motivi) e l’evacuazione di circa 125mila abitanti israeliani dai territori al confine con Gaza e con il Libano.
Ma le cose sono ben peggiori nei territori palestinesi, dove l’Anp ha sempre più difficoltà nel pagare gli stipendi dei propri dipendenti per via delle tasse trattenute da Israele. Il calo delle previsioni di crescita del Pil è stimato al 3,7%. Una situazione che aumenterà la povertà nella regione. Questa riguarda ormai circa un quarto della popolazione nella Cisgiordania, acuito anche dalla sospensione dal lavoro di circa 200mila palestinesi che operavano nelle aziende israeliane. In pochissimo tempo, infatti, questi sono diventati disoccupati e ora non hanno alcun reddito per poter vivere.
Fermo anche il turismo religioso, soprattutto in un periodo, come quello delle festività natalizie, che porta grandi profitti per via dell’aumento delle visite. Ma esistono ripercussioni negative che coinvolgono anche la Giordania, l’Egitto e il Libano. Per questi Paesi il costo durante i primi tre mesi di guerra è stato di circa il 2,3% del Pil. Si tratta di circa 9,3 miliardi di euro in un anno e di 104 milioni di euro al giorno. Dati che portano sotto la soglia di povertà circa 230mila persone. Si tratta di numeri impressionanti che fanno capire quanto la guerra sia una pazzia dell’essere umano.
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