Situazione sempre peggiore per l’Ucraina dal punto di vista militare. Ora Zelensky resta senza munizioni
Sarà un inverno lungo e particolarmente complesso per il presidente ucraino e per la popolazione. Dopo la fine della controffensiva, infatti, la situazione sul campo di battaglia è peggiorata a dismisura.
Il 2024 sarà un anno fondamentale per capire che direzione prenderà la guerra e metterà alla prova l’impegno dell’Unione Europea per quanto riguarda la sua reale volontà di sostenere l’Ucraina. Intanto per l’esercito di Kiev le cose si mettono sempre peggio e ora Zelensky è rimasto senza munizioni.
Mancano proiettili e missili
Attualmente l’esercito di Kiev consuma circa 7mila pezzi di artiglieria da 155 millimetri al giorno. Si tratta di munizioni utilizzate da carri armati, cannoni mobili e altri pezzi di artiglieria utilizzate per la difesa dagli attacchi russi. Munizioni che hanno un costo e che la produzione militare ucraina non può risultare soddisfacente per rispondere alle necessità dell’esercito. Ecco perché gli aiuti occidentali si rivelano vitali per Kiev e per l’andamento e l’esito della guerra contro la Russia. Se in un primo momento questo sostegno non è mai mancato, ora le cose sembrano essere cambiate e non è una buona notizia per l’Ucraina.
I governi europei hanno infatti iniziato un periodo di esitazione che non fa per nulla bene all’Ucraina. Negli ultimi mesi gli aiuti economici a Kiev da parte dell’Unione Europea sono calati drasticamente. Il motivo e che gli Stati europei starebbero pensando di non rispettare l’impegno preso con Kiev nel rifornire un milione di pezzi da 155 millimetri entro il marzo del 2024. L’Ucraina ha bisogno di almeno due milioni di pezzi per poter affrontare questa nuova parte della guerra, ma ora le maggiori difficoltà sembrano essere proprio quelle di convincere gli alleati a continuare il loro sostegno.
Si tratta di un’indecisione, quella dell’Unione Europea, pericolosa per la situazione dell’Ucraina. Il motivo principale sembra esser che le imprese belliche europee continuano a vendere gran parte della loro produzione di munizioni a Paesi diversi dall’Ucraina. Questo perché esistevano accordi precedenti che intendono rispettare, come ad esempio quello dell’Arabia Saudita. Forniture che l’Unione Europea intende rispettare, anche rischiando di lasciare da sola l’Ucraina. Una situazione che, però, potrebbe rivoltarsi contro la stessa Unione, con una possibile vittoria della Russia che complicherebbe non di poco il quadro europeo. Secondo il ministro degli Esteri estone, Jonatan Vseviov, l’impegno dell’Unione Europea nei confronti dell’Ucraina non è totale e i Paesi che ne fanno parte dovrebbero cercare di dare a Kiev le armi di cui hanno bisogno.
Ma la situazione geopolitica non è affatto semplice attualmente per il governo di Kiev. Oltre all’indecisione dell’Unione Europea, si aggiunge quella politica degli Stati Uniti. L’aiuto di Washington è cruciale per la resistenza ucraina. Se questo dovesse alla fine venire a mancare, allora per Kiev sarebbe davvero la fine e l’Unione Europea servirebbe a ben poco per ristabilire i punti di forza sul continente.