Si aggrava ancora di più la situazione per Kiev. Adesso l’Ucraina teme l’accerchiamento e un inasprimento del conflitto
Questo inizio dell’anno per l’Ucraina è stato uno dei periodi più difficili della sua storia. La guerra con la Russia sta letteralmente prosciugando le energie dei cittadini ucraini, i quali a poco a poco iniziano a cedere.
La controffensiva dell’esercito non è andata come ci si aspettava e ora le prospettive sono tutt’altro che rosee. Infatti ora Kiev sta temendo in un possibile aggravarsi della situazione militare. Ora in Ucraina il sospetto è che possa esserci un accerchiamento imminente e che la guerra possa complicarsi ulteriormente.
Un nuovo fronte a Nord
Kiev teme che Putin voglia aprire un nuovo fronte al nord dell’Ucraina. L’esercito del Cremlino avrebbe infatti rinunciato a proseguire da est verso Kiev, decidendo di ritirare le proprie truppe nei pressi degli oblast di Donestk e Lughansk. Ma ora l’allarme viene lanciato dal capo dell’amministrazione regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus, il quale teme che possa essere aperto un nuovo fronte a nord con il tentativo dei russi di fare brecci per poter poi arrivare a Kiev. Durante una conferenza stampa, Chaus ha spiegato che Mosca ha la capacità di formare in poco tempo un contingente per poter condurre un’offensiva proprio in quella regione.
Il timore è che in poche settimane la Russia possa mobilitare un intero battaglione per poter sferrare un secondo attacco. Attualmente non ci sono conferme in merito, ma in Ucraina è ben chiaro che la Russia ha piani ben precisi per poter vincere la guerra. L’intenzione di Mosca sarebbe quella di distrarre l’esercito ucraino a sud e a est, magari colpendo poi da nord per poter sferrare poi un colpo di grazia alle truppe di Zelensky. Per fare questo il territorio di Chernihiv potrebbe diventare una testa di ponte per poter dirigere le truppe russe verso la capitale ucraina. Il tentativo sarebbe poi quello di rovesciare il governo di Kiev.
Intanto continuano gli attacchi russi nei pressi di Kupiansk e a Bakhmut. Qui i russi stanno cercando id avanzare per potersi impadronire della città di Chasiv Yar. Scontri anche nei pressi di Lyman, dove l’esercito russo sta usando l’aviazione. Attacchi che dimostrano la volontà di Mosca di continuare con gli attacchi e di trovarsi nella miglior posizione possibile in caso di negoziati. Intanto continuano i bombardamenti sulle città dell’Ucraina, tra cui anche Kiev. In pochi giorni, infatti, l’esercito di Putin ha utilizzato circa 300 missili e più di 200 droni per bombardare il territorio ucraino.