Morta clinicamente per 24 minuti, Lauren viene soccorsa dai paramedici e il suo cuore ricomincia a battere.
Lauren ha scelto di affidare la sua storia alle pagine di un libro, prossimo alla pubblicazione. La 39enne soffriva – o meglio, soffre – di miocardite, infiammazione dei muscoli del cuore che causa dolori al petto, fiato corto e battito cardiaco accelerato. Tale patologia, associata agli sporadici episodi epilettici, avevano costretto la donna alla somministrazione di medicinali potenti, responsabili – a lungo andare – di un’inevitabile debilitazione del corpo e dell’organismo. Fu il coronavirus a darle il colpo di grazia. E’ ormai noto alla scienza che il Covid-19 possa causare tachicardia e, tra gli effetti collaterali del long COVID, un’alterazione dell’apparato cardiovascolare.
Le condizioni di salute di Lauren erano già precarie. La contrazione del virus ha quindi implicato il consumarsi di un arresto cardiaco fatale. Il suo corpo si è accasciato al suolo e la sua pelle ha cominciato a diventare di color bluastro. Fu suo marito a trovarla in stato di incoscienza. L’uomo iniziò così a praticarle il massaggio cardiaco. Di fronte alla mancata reazione della 39enne, ha poi deciso di contattare immediatamente gli operatori sanitari. Gli infermieri sono giunti sul posto ed hanno utilizzato il defibrillatore sul corpo inerme di Lauren. Dopo 24 minuti di incoscienza, il cuore della donna ha ricominciato a battere. Era clinicamente morta da più di 24 minuti.
Morta clinicamente, il suo cuore batte di nuovo
Un’esperienza tragica e al contempo illuminante. Lauren ha chiuso gli occhi ed ha quasi lasciato questo mondo. Morta clinicamente per 24 minuti, il suo cuore ha ricominciato a battere grazie all’intervento repentino degli operatori sanitari del 911. La donna ha spiegato di aver avvertito “una forte sensazione di pace”. Non riesce ad associare tale percezione ad una visione oppure ad una persona fisica. Fatto sta che, quando il suo corpo è letteralmente tornato in vita, la sua esistenza è cambiata completamente.
“Mi sembra di aver iniziato una seconda vita” – ha raccontato – “La mia prospettiva è cambiata e ora sono molto più a mio agio con il fatto di dipendere dagli altri”. I medici hanno spiegato che l’arresto cardiaco potrebbe derivare da una combo di diversi fattori: dalla miocardite, al coronavirus – responsabile di averla debilitata ulteriormente, fino ad arrivare ai forti medicinali volti a contrastare gli attacchi epilettici. Lauren, in seguito all’intervento del personale sanitario, è stata ricoverata in ospedale per ulteriori accertamenti. Ora associa ad ogni cosa un sapore diverso, più forte e reale. Gesti come farsi la doccia oppure gustare un panino a casa sono divenuti profondamente importanti.