Pechino vuole essere la protagonista militare del 2024. Ecco perché ora anche la Cina si prepara alla guerra
La Cina sembra essere sempre di più sull’orlo del conflitto armato. Sebbene da decenni lo Stato asiatico sia contraddistinto come una nazione pragmatica e votata agli interessi economici, le cose potrebbero presto cambiare.
La guardia costiera cinese sembra infatti avere intenzione di mantenere stabilmente alcune sue navi nei pressi di alcune isole contese. Una scelta voluta che rappresenta l’aumento della tensione nella regione e che potrebbe addirittura sfociare in una pericolosa guerra. Ecco che cosa sta succedendo.
Un conflitto con il Giappone e Taiwan?
Sale sempre di più la tensione nell’estremo Est del mondo. La Cina starebbe optando per posizionare le proprie navi nei pressi delle Isole Senkaku. A lanciare l’allarme è stato il Giappone, che ha voluto mettere in guardia gli alleati in merito alla contesa che sta avvenendo nel Mar Cinese Meridionale. Le isole attualmente sono controllate proprio dal Giappone, in quanto facente parte della prefettura di Okinawa. Tuttavia a reclamare il suo possesso sono è solo la Cina (che sembra voler assumere atteggiamenti bellicosi), ma anche Taiwan. Xi jinping vorrebbe infatti rafforzare le rivendicazioni della Cina e, secondo quanto si apprende, la guardia costiera di Pechino starebbe per iniziare dei pattugliamenti duraturi nell’area. Lo scopo, riportano fonti giapponesi, sarebbe quello di provocare incidenti per poi avere il pretesto di un attacco militare.
Il Japan Times riporta che lo scorso 29 novembre, il presidente Xi Jinping abbia evidenziato l’importanza per la Cina di incrementare “in maniera costante” gli sforzi per poter riottenere la sovranità delle isole. “Possiamo solo andare avanti – avrebbe dichiarato Xi Jinping – Non lasceremo mai che venga preso nemmeno 1 millimetro del nostro territorio”. Sarebbe già pronto un piano per poter mantenere in maniera costante la presenza di navi cinesi nella regione per tutto il 2024. Queste verrebbero utilizzate per poter condurre ispezioni sui pescherecci che battono bandiera Giapponese. Una strategia per potenziare ulteriormente la rivendicazione delle isole Senkaku.
Già il 14 dicembre erano state segnalate navi cinesi nei pressi delle isole Senkaku. Nel 2022 le segnalazioni erano state ben 336 e il Giappone appare seriamente preoccupato per via della presenza di navi provenienti dalla Cina. Dunque la Pechino sembra essere intenzionata ad inviare le proprie navi in maniera costante in navigazione nelle acque nei pressi delle Senkaku. Per anni la disputa attorno a queste isole è stato oggetto di scontro diplomatico soprattutto tra Cina e Giappone. Nel settembre del 2012, il Giappone decise di portare sotto il proprio controllo gli isolotti, scatenando l’ira della Cina. Da quel momento Pechino ha deciso di effettuare incursioni nel mare giapponese, nei pressi delle isole contese dai due Stati. Si tratta di un punto piuttosto strategico, in quanto la posizione delle isole è particolarmente comoda per l’installazione di basi militari.
Queste, infatti, rappresentano un valido punto per poter supportare (o attaccare, nel caso della Cina) l’isola di Taiwan. Le isole, infatti, potrebbero essere molto utili per gli Stati Uniti. I militari di Washington potrebbero infatti utilizzarle come hub militare in caso di attacco della Cina a Taiwan.