Come acquistare uno smartphone risparmiando sul prezzo grazie al bonus dedicato: come si ottiene e qualche consiglio utile
In alcune e precise circostanze è possibile fruire di un bonus smartphone o cellulare con il quale ridurre il costo di acquisto di un nuovo dispositivo.
Nel dettaglio, il bonus smartphone o cellulare è riconosciuto ai sensi della legge n. 104 del 1992 e si rivolge alle persone con disabilità nel caso in cui il dispositivo elettronico sia utile per favorirne la comunicazione.
L’agevolazione riguarda un più ampio elenco di beni, non solo lo smartphone. Grazie a questo bonus infatti si può acquistare qualsiasi apparecchio elettronico che può essere considerato un mezzo di ausilio e sussidio tecnico informatico utile a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei portatori di handicap.
Va detto che l’agevolazione riguarda un più ampio elenco di beni, non solo lo smartphone: grazie a questo bonus, infatti, si può acquistare qualsiasi apparecchio elettronico che può essere considerato un mezzo d’ausilio e sussidio tecnico informatico utile a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei portatori di handicap.
Proprio in virtù di questa generalità, sono diversi i dubbi delle famiglie che vorrebbero approfittare di questa agevolazione per risparmiare sull’acquisto di uno smartphone o di un tablet.
Ad esempio, le domande più comuni riguardano i modelli di smartphone acquistabili con il bonus, come pure il numero: è possibile acquistare più di un telefono? E ci sono dei limiti di prezzo? Cerchiamo di rispondere, dando anche le istruzioni per calcolare quanto si risparmia con il bonus.
Come anticipato, la legge 104 non descrive un vero e proprio bonus smartphone e cellulare, quanto piuttosto la possibilità di godere di una serie di agevolazioni fiscali – dal taglio dell’Iva a una detrazione Irpef – per l’acquisto di mezzi d’ausilio e sussidi tecnici informatici utili a favorire la comunicazione della persona con disabilità.
Rientrano nell’elenco degli acquisti consentiti tutte le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, sia di comune reperibilità che appositamente fabbricati. Può quindi far parte dell’elenco dei beni acquistabili con l’agevolazione in oggetto lo smartphone, ma anche un computer o più semplicemente un modem.
Come spiegato dall’Agenzia delle Entrate, il bonus cellulare si suddivide in due differenti agevolazioni fiscali:
Quindi, si risparmia già al momento dell’acquisto grazie a un’imposta più vantaggiosa, mentre nell’anno successivo – in sede di dichiarazione dei redditi – si andrà a recuperare una parte del costo sostenuto.
Il risparmio ovviamente dipende dal costo del dispositivo. Pensiamo ad esempio ai performanti iPhone 15, che nella versione Pro ha un prezzo di partenza pari a 1.239 euro nella versione da 128 Gb. Il costo netto è di 1.015,57 euro, con un’Iva, al 22%, da 223,43 euro.
Con un’Iva del 4%, l’imposta sarebbe invece pari a 40,62 euro, a fronte di un costo complessivo di 1.056,19 euro e un risparmio di 182,81 euro.
Sulla spesa sostenuta si potrà poi recuperare il 19% in sede di dichiarazione dei redditi, quindi altrettanti 200 euro circa, con l’iPhone che complessivamente costerebbe 856,19 euro a fronte di un risparmio complessivo di 382 euro circa.
Abbiamo preso come esempio un iPhone di nuova generazione: ma davvero può essere acquistato con il bonus smartphone e cellulari?
Ebbene sì, visto che il bonus spetta su tutti quei dispositivi che facilitano la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente o l’accesso all’informazione e alla cultura.
Tutte caratteristiche che rendono gli iPhone, così come smartphone di nuova generazione appartenenti ad altri marchi, acquistabili attraverso l’agevolazione in oggetto.
Per quanto riguarda il numero di dispositivi che si possono acquistare la legge non pone limiti, tuttavia bisogna utilizzare il buon senso: più smartphone ravvicinati possono infatti far scattare un controllo fiscale ai danni del contribuente, il quale dovrà dimostrare la necessità degli acquisti effettuati.
Ma non basta che il dispositivo acquistato soddisfi le condizioni suddette: bisogna guardare anche alle caratteristiche di chi ne beneficia.
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, infatti, ne devono fare utilizzo persone limitate da menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio e in caso di chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate bisognerà dimostrare l’effettiva necessità di utilizzare quel dispositivo in fase di riabilitazione e per poter assolvere attività che altrimenti sarebbero inibite.
Al momento dell’acquisto bisogna portare con sé una serie di documenti, dimostrando di soddisfare tutte le condizioni richieste per accedere all’agevolazione.
Nel dettaglio, servirà avere con sé la certificazione della condizione di disabilità rilasciata dalla Commissione Medica nonché quella che attesta il riconoscimento della stessa da parte dell’Asl di riferimento. In sede di dichiarazione dei redditi bisognerà invece allegare la ricevuta o la fattura d’acquisto.
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