Una “carovana” di migranti si apprestano a raggiungere i confini statunitensi. Ennesima gatta da pelare per Joe Biden.
Il “sogno americano”, motore di coloro che sperano di trovare fortuna nelle terre bagnate dal Pacifico. Il concetto alla base, secondo cui la determinazione e l’impegno possano consentire a qualsiasi essere umano di raggiungere l’agognata realizzazione personale, ha convinto migliaia di migranti che – ogni anno – tentano di superare i confini del nuovo mondo. Peccato che, tale rivendicazione, abbia implicato un incremento esponenziale dei civili che aspirano alla conquista del famoso appellativo di self made-woman e self made-man.
Le autorità messicane hanno registrato i movimenti di 680 mila migranti, i cui spostamenti si sono verificati da gennaio a novembre 2023. Numero che è lievitato incredibilmente durante le feste natalizie, durante le quali centinaia di persone – appartenenti a 24 nazionalità diverse – ha attraversato il confine del Messico per raggiungere gli imponenti Stati Uniti d’America. “Una carovana”, così definita dal Daily Mail, fugge dalla povertà e dalla precarietà dilagante, per chiedere asilo all’attuale Presidente. Non vi è pace dunque per Joe che, alla veneranda età di 81 anni, si trova a dover sopperire ad un’ulteriore problematicità che potrebbe indispettire i suoi elettori in vista delle presidenziali del 2024.
Una “carovana” raggiunge gli Usa
I migranti stessi hanno ribattezzato quello che sembra un pellegrinaggio come “Esodo dalla povertà”. Chiaro richiamo, questo, ai racconti biblici legati alla prigionia del popolo ebraico in Egitto. E se il testo sacro si riferisce alla sottomissione per mano dei faraoni, i cittadini rivendicano la propria libertà dalla precarietà, desolazione e miseria. Si tratta di migranti originari delle Honduras, Guatemala, ma anche Haiti, Cuba, Venezuela. Centinaia di persone – tra uomini, donne e bambini – in marcia da giorni per raggiungere i confini statunitensi. La nazione non ha mai registrato un’affluenza di tale portata nel giro di poche ore.
Il Segretario di Stato Anthony Blinken, che nelle ultime settimane ha avuto un gran da fare tra Ucraina e Medioriente, raggiungerà presto Città del Messico. Qui, incontrerà il Presidente Andrés Manuel Lopéz Obrador per discutere della gestione del flusso di migrazioni. Un fattore che influenza inevitabilmente la politica interna tanto degli Stati Uniti, quanto dello stesso Messico, debilitato dal grave spopolamento del territorio. Nel frattempo Joe Biden ha espresso pubblicamente la sua preoccupazione in merito. Nell’ultimo mese sono stati arrestati più di diecimila migranti al giorno, colti in fragrante nel tentativo di superare illegalmente il confine.