L’Iran vuole bloccare il Mediterraneo

La guerra portata avanti a Gaza ha mietuto ancora altre vittime e spinge l’Iran a minacciare di chiudere il Mediterraneo.

La situazione in Medio Oriente continua a evolversi con preoccupanti eventi che alimentando tensioni e minacce geopolitiche. Una delle ultime dichiarazioni a destare allarme è giunta dall’Iran. Arriva infatti la minaccia di chiudere il Mar Mediterraneo in risposta a ciò che definisce i crimini israeliani perpetrati a Gaza.

la guerra miete altre vittime
In un recente attacco israeliano a Gaza ci sono stati altri 76 morti – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

 

A fare la dichiarazione è stato il Generale di Brigata Mohammad Reza Naqdi, comandante coordinatore delle Guardie della Rivoluzione iraniana. Egli ha dichiarato che la chiusura del Mar Mediterraneo potrebbe diventare realtà se i crimini continueranno. Tuttavia, la modalità pratica con cui l’Iran potrebbe effettuare tale chiusura rimane poco chiara. La comunità internazionale quindi si interroga sulle reali possibilità di attuazione di una minaccia di questa portata.

La minaccia dell’Iran

Naqdi ha affermato che ci si può aspettare la chiusura non solo del Mar Mediterraneo ma anche dello Stretto di Gibilterra e di altri corsi d’acqua. È importante notare che l’Iran non ha accesso diretto al Mediterraneo, rendendo poco chiaro come i Guardiani della Rivoluzione possano concretamente tentare di chiuderlo. Il generale ha, tuttavia, parlato della “nascita di nuove potenze di resistenza e chiusura di altre vie d’acqua,” sottolineando il crescente coinvolgimento dell’Iran nella regione.

Iran minaccia di chiudere il Mediterraneo
In risposta ai crimini commessi a Gaza da Israele, l’Iran minaccia di chiudere il Mediterraneo – ph. Ansafoto – Rationalinternational.net

 

La Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha amplificato la tensione con un appello ai Paesi musulmani affinché impediscano la consegna di carburante e altri prodotti a Israele, accusato di ostacolare l’accesso all’acqua nella Striscia di Gaza. Queste dichiarazioni seguono la recente telefonata tra i presidenti di Egitto e Iran. Durante questa telefonata hanno discusso dei recenti sviluppi a Gaza e della possibilità di ripristinare i rapporti diplomatici tra i due Paesi.

Le relazioni tra Egitto e Iran sono storicamente tese, ma il loro appello congiunto rappresenta uno sforzo per allentare le tensioni regionali. Alcuni Paesi della regione, come l’Arabia Saudita e il Qatar, hanno recentemente intrapreso iniziative per migliorare le relazioni diplomatiche, ristabilendo legami che erano stati tesi negli anni precedenti.

Nel frattempo, la violenza in corso a Gaza ha raggiunto livelli allarmanti. Un attacco aereo israeliano ha colpito un edificio a Gaza City, causando la morte di 76 membri di una famiglia allargata, inclusi donne e bambini. Questo è stato uno degli attacchi più sanguinosi durante il conflitto in corso tra Israele e Gaza. La comunità internazionale, attraverso l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), ha denunciato gli ordini di evacuazione israeliani, che costringono i civili a trasferirsi in aree soggette a continui attacchi aerei, lasciando la popolazione senza luoghi sicuri.

Infine, Hamas ha dichiarato di aver perso i contatti con il gruppo che teneva in ostaggio cinque israeliani, sostenendo che potrebbero essere stati uccisi in un raid israeliano. Questo contribuisce ulteriormente a intensificare le preoccupazioni internazionali sulla crescente instabilità nella regione e sulla necessità di trovare soluzioni diplomatiche per porre fine al conflitto. La comunità internazionale rimane in allerta mentre la situazione continua a evolversi con conseguenze sempre più gravi.

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