Zelenskj, 160 mila morti per la gloria

La propaganda russa fornisce numeri (probabilmente gonfiati) per alimentare l’idea della disfatta ucraina in Occidente

Da quando la controffensiva ucraina si è bloccata, la fiducia in un esito positivo della guerra per Kiev è sempre meno accentuata.

Zelenskj, 160mila morti per la gloria
Secondo la propaganda russa sui numeri dei caduti (ansa) – Rationalinternational.net

Nonostante gli aiuti miliardari in termini militari ed economici da parte dell’Occidente, l’Ucraina non è riuscita ancora a difendersi dall’invasione russa. Ma ad infilare il dito nella piaga ci pensano gli stessi russi, che parlano addirittura di 160mila morti a seguito dell’operazione militare.

“Perdite colossali”

Negli ultimi giorni si è assistito ad un abbassamento dell’intensità generale del conflitto in Ucraina. A parte Avdiivka, dove l’esercito russo sembra avanzare di metro in metro ogni giorno – a fronte di centinaia di soldati uccisi – l’inverno sembra aver letteralmente congelato i combattimenti. Ecco che quindi sembra essere il momento adatto per la propaganda di entrambe le parti riportare la propria versione. Un modo antico per incentivare la percezione di vittoria tra i propri ranghi e abbattere il morale degli avversari. Questa volta è quella russa a fornire cifre – probabilmente gonfiate – sulle perdite dell’esercito ucraino negli ultimi mesi.

Zelenskj, 160mila morti per la gloria
I numeri sono impressionanti (ansa) – Rationalinternational.net

Secondo il Capo di Stato Maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov – l’esercito ucraino avrebbe perso durante la sua controffensiva circa 160 mila soldati. Cifre impressionanti e probabilmente ingigantite appositamente – come avviene da entrambe le parti – ma che dimostrano comunque la portata del conflitto e l’impatto che sta avendo su entrambe le nazioni. La controffensiva ucraina ha portato le forze armate di Kiev ad ottenere “lievi avanzamenti” sul fronte di Zaporizhzhia, le cui difese russe non hanno però subito alcun sfondamento. Durante la controffensiva ucraina – durata circa 6 mesi – le perdite su entrambi i lati sono state piuttosto pesanti e hanno enormemente impattato su quello che sarà il bilancio ultimo dei caduti alla fine del conflitto.

Secondo il Capo di Stato Maggiore Gerasimov, nel suo tentativo di recuperare terreno sulle forze russe, l’esercito ucraino avrebbe perso circa 3mila veicoli corazzati da combattimento. Tra questi anche 766 carri armati, oltre a 121 aerei e 23 elicotteri. Un modo per sminuire lo sforzo ucraino – e implicitamente quello Occidentale – di reagire all’invasione russa avvenuta nel febbraio del 2022. Per molti analisti ed esperti di strategie militari e geopolitiche, in questo momento del conflitto è in corso la guerra ibrida condotta dalla Russia. Scopo di Mosca sarebbe quello di scoraggiare il più possibile gli alleati (americani ed europei) di Kiev, in modo che smettano di supportare l’Ucraina e avere così la possibilità militare di continuare l’invasione.

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