Il morbillo ritorna ed in modo devastante. Si è registrato un aumento del 40% nei decessi mondiali rispetto all’anno scorso.
Il morbillo, una malattia altamente contagiosa che sembrava essere sotto controllo, ha fatto una ritorno devastante, mietendo vittime in tutto il mondo. Secondo un nuovo rapporto dell’OMS e dei Centri statunitensi per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (CDC), i decessi per morbillo sono aumentati del 40% nell’ultimo anno. Questi dati hanno segnato un’inquietante escalation che ha colpito soprattutto i bambini nei paesi più poveri.
Nel 2022, il morbillo ha provocato epidemie in 37 paesi, un aumento significativo rispetto ai 22 paesi colpiti nel 2021. I dati indicano che la malattia ha colpito nove milioni di bambini e ha causato ben 136.000 morti. Questi numeri mettono in evidenza la grave situazione che si è venuta a creare, sottolineando il drastico calo dei livelli di vaccinazione durante la pandemia di COVID-19 come uno dei principali responsabili di questa triste realtà.
Come si diffonde il morbillo
Il morbillo si diffonde attraverso l’aria quando una persona infetta tossisce o starnutisce. La sua natura altamente infettiva lo rende particolarmente pericoloso, soprattutto per i bambini sotto i 5 anni. I sintomi includono febbre, tosse, naso che cola e una caratteristica eruzione cutanea. Tuttavia, la vera minaccia risiede nelle complicazioni, come l’encefalite, la grave disidratazione, problemi respiratori e polmonite, che possono portare alla morte. Queste complicazioni sono più comuni nei bambini piccoli e negli adulti sopra i 30 anni.
Un elemento chiave che ha contribuito al ritorno del morbillo è stato il calo dei tassi di vaccinazione. Durante la pandemia di COVID-19, i livelli di immunizzazione sono scesi ai minimi degli ultimi 15 anni. L’OMS e il CDC sottolineano che ci sono ancora 33 milioni di bambini che hanno saltato almeno una dose di vaccino contro il morbillo. La copertura vaccinale globale della prima dose si attesta all’83%, mentre quella della seconda dose è al 74%. Percentuali ben al di sotto del 95% necessario per proteggere le comunità dai focolai. Questi dati rivelano una situazione allarmante, con i paesi a basso reddito che continuano ad avere i tassi di vaccinazione più bassi, con solo il 66% di copertura. Questo rappresenta un serio campanello d’allarme, poiché i paesi a basso reddito sono quelli con il più alto rischio di morte per morbillo.
La mancanza di ripresa della copertura vaccinale contro il morbillo nei paesi a basso reddito è particolarmente preoccupante, considerando che più della metà dei 22 milioni di bambini che hanno saltato la prima dose di vaccino nel 2022 vive in soli 10 paesi. Tra questi paesi figurano Angola, Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, India, Indonesia, Madagascar, Nigeria, Pakistan e Filippine. Il direttore della Global Immunization Division del CDC, John Vertefeuille, ha dichiarato: “L’aumento dei focolai di morbillo e dei decessi è sconcertante, ma purtroppo non inaspettato, dato il calo dei tassi di vaccinazione cui abbiamo assistito negli ultimi anni”. Questo richiama all’azione urgente e mirata per prevenire ulteriori morti e diffusione della malattia.
Il morbillo, noto anche come il “virus dell’iniquità”, colpisce in modo indiscriminato, attaccando coloro che non sono protetti. Gli sforzi per intensificare la vaccinazione contro il morbillo e altre malattie prevenibili con il vaccino sono essenziali. L’OMS e il CDC esortano i paesi a trovare e vaccinare tutti i bambini contro il morbillo e a sostenere le comunità più vulnerabili.