Non solo uomini adulti, anziani e donne. I bombardamenti di Gaza stanno mettendo a dura prova soprattutto i bambini
La guerra nella Striscia di Gaza tra Israele e Hamas sta provocando numerosi morti, soprattutto tra i civili palestinesi.
Dopo l’insperata tregua tra le due forze in campo, purtroppo sono ritornati i bombardamenti. Una situazione tragica che vede aumentare di giorno in giorno le vittime tra i civili. Ma ad essere drammatica è la situazione dei bambini di Gaza, molti rimasti orfani o con gravissime ferite agli arti.
La delegazione Onu sulla situazione a Gaza
I rappresentanti dei Paesi membri del Consiglio di sicurezza Onu hanno visitato nelle ultime ore i feriti presenti nell’ospedale di Al Arish. La delegazione si è recata al mattino presto ad Abu Dhabi, per poi visitare i civili vittime di questa guerra. Il gruppo è stato guidato dal Commissario dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini, insieme alla vicecoordinatrice per il Processo di pace in Medio Oriente, Lynn Hastings. Hanno partecipato alla missione anche alcuni rappresentanti dei tre Paesi con diritto di veto: Russia, Cina e Gran Bretagna. Insieme a loro anche i rappresentanti ai Paesi membri non permanenti, come Ecuador, Brasile, Corea del Sud, Malta, Armenia, Svizzera e Mozambico.
Dalla delegazione è arrivato un appello unanime per l’ottenimento di un cessate il fuoco umanitario per permettere ai civili di respirare. Anche Cina e Russia hanno condiviso l’appello. “Ormai è chiaro che è in atto un’inaccettabile pulizia etnica”, ha riferito il rappresentante russo Vasilij Nebenzja. A fargli eco il delegato cinese, Zhang Jun che ha affermato: “Quando è troppo è troppo“. Le affermazioni sono arrivate dopo la visita all’ospedale Al Arish. A colpire sono state soprattutto le immagini dei bambini. Molti di questi, infatti, sono rimasti senza genitori e alcuni di loro presentano arti dilaniate dalle esplosioni.
Sono loro le maggiori vittime di questa guerra che si basa su radici profonde e secolari. I volti vuoti e gli occhi spenti dei bambini, infatti, dimostra come la guerra non smetterà mai di avere effetti collaterali a lungo termine, in particolar modo per le nuove generazioni. Il futuro della Striscia di Gaza, infatti, è rappresentato soprattutto da queste vittime e sopravvissuti della guerra, che dovranno convivere con il dolore della perdita. Intanto si moltiplicano gli appelli per poter smistare e consegnare a chi ne ha più bisogno viveri, acqua e beni di prima necessità. Gli aiuti, infatti, non mancano, ma si cercano dei corridoi sicuri per poter consegnare gli aiuti prima che sia troppo tardi.