Celine Dion condivide periodicamente degli aggiornamenti in merito alla malattia che la tiene lontana dal palco. La cantante peggiora.
“My heart will go on” – il brano che la rese celebre, le cui note hanno accompagnato per decenni le romantiche e tragiche scene di Titanic. E proprio come il personaggio di Rose, imprigionato in un lontano ricordo divenuto ormai un sogno, così Celine Dion vede sfumare dinanzi ai suoi occhi la possibilità di raggiungere il pubblico con la sua inconfondibile voce. La morte di suo marito, il produttore discografico René Angélil, contemplò un immenso dolore. Sentimento, questo, con il quale l’iconica artista fa i conti tutt’oggi.
Pochi anni dopo la scomparsa, iniziarono a manifestarsi i primi sintomi di una malattia degenerativa: la Sindrome della persona rigida. Così viene identificata la patologia che, ormai da diverso tempo, tiene lontana Celine Dion dal palco. Si tratta di una malattia neurologica che intacca le capacità motorie e muscolari, per cui – a lungo andare – il paziente affetto si ritrova immobile, senza possibilità di connettersi con il proprio corpo. Le corde vocali sono dei muscoli, così come il cuore, ed ecco perché la sorella della cantante, Claudette, ha espresso pubblicamente la sua forte preoccupazione.
La malattia sta peggiorando
Fu la stessa Celine Dion a comunicare al pubblico la gravità delle sue condizioni di salute. Con sguardo affranto e sorriso rassegnato ammise di essere impossibilitata ad esibirsi, almeno per il momento. La cantante espresse ai fan il desiderio di tornare presto sul palco, confidando sulle cure prescritte dai medici. Si tratta tuttavia di un sogno alquanto difficile da realizzare: la Sindrome della persona rigida è molto rara e colpisce un paziente su un milione. Per questa ragione gli esperti non hanno studiato delle cure efficaci e specifiche.
In quanto malattia degenerativa, è possibile rallentarla, ma non fermarla definitivamente. Celine Dion si trova vincolata alla sedia a rotelle e manifesta progressivamente non solo delle difficoltà di movimento, ma anche di padronanza della parola. Uno dei più tragici epiloghi che avrebbe potuto invadere l’esistenza dell’artista. Nella musica trovava il suo rifugio e nutrimento per l’anima. Ora si trova in silenzio. “Sta lavorando duro per tornare sul palco” – ha spiegato Claudette Dion – “In quale veste però? Alcuni pazienti hanno perso la speranza perché è una malattia che non è ben conosciuta”. Tali dichiarazioni hanno provocato prevedibilmente angoscia ed apprensione.