Nessuna o comunque impercettibile conseguenza per l’Economia russa. Oltre alla controffensiva, anche le sanzioni sono fallite.
Fino a qualche mese fa la Russia era sull’orlo di un cataclisma militare, sociale ed economico. In un certo senso ci si aspettava davvero un crollo da parte della Federazione degli zar, ma così non è stato.
Nonostante l’impegno e la coesione dei Paesi occidentali – prima su tutti quelli europei – l’economia russa non è stata danneggiata più di tanto. Certo, le difficoltà a Mosca sono aumentate, ma le sanzioni non hanno fatto così male come ci si aspettava. E ora Putin può brindare all’ennesima vittoria.
Sanzioni aggirate
Una delle reazioni più decise e forti da parte dell’Unione Europea all’invasione della Russia in Ucraina fu – avvenuta nel mese di febbraio 2022 – fu quella di emanare le famose sanzioni economiche. Si trattava di un metodo che si proponeva di aumentare le difficoltà economiche del Paese aggressore – appunto la Russia – con l’obiettivo di scoraggiare le azioni militari. Un metodo la cui deterrenza non ha affatto funzionato, visto com’è continuato il conflitto e come si sono sviluppate le cose sul campo militare in Ucraina. La Russia, infatti, non è stata colpita duramente dalle sanzioni occidentali e la sua Economia, nonostante le difficoltà, continua a resistere.
L’Occidente sperava nella pressione sull’economia russa, in modo da far tornare Putin sui suoi passi. Inizialmente queste sembravano funzionare, tanto che la borsa di Mosca aveva visto una chiusura di circa un mese per via del valore del rublo, precipitato velocemente ai minimi termini. Tuttavia, la situazione è tornata lentamente alla normalità. Putin ha infatti deciso di attuare alcune restrizioni relative ai movimenti di denaro all’estero, imponendo delle restrizioni alle compagnie occidentali che avevano intenzione di lasciare la Russia. Così in Russia si è assistito alla vendita di servizi e beni a prezzi stracciati, cessioni di attività direttamente allo Stato o a Paesi alleati e aumenti di tasse per chi voleva uscire dal Paese.
Misure ed “escamotage” che hanno permesso al Paese di Putin di resistere alle sanzioni e di aggirarle in qualche modo. Grazie a queste mosse, la Russia è riuscita anche a finanziare la guerra e a sua industria bellica, fortemente impegnata nella guerra in Ucraina. “Pensavate che qui tutto sarebbe crollato? – ha dichiarato spavaldo l’ex presidente russo Dmitry Medvedev – Non è avvenuto niente di tutto ciò. Sono arrivate le aziende russe e continuiamo ad andare avanti”. Tuttavia, non è assolutamente possibile stabilire quali saranno eventuali danni a lungo termine per l’Economia russa.