Tutto sembra andare a favore del leader russo. Ma che cosa succederà dopo una sua eventuale vittoria militare?
Si tratta di uno scenario sempre più probabile e altamente temuto, soprattutto alla luce di come sta andando il conflitto.
Molti analisti parlano infatti di un possibile rovesciamento di fronte sul campo di battaglia, cercando di capire quale potrebbero essere le conseguenze del conflitto. La vittoria di Putin sembra essere sempre più il probabile vincitore della guerra contro l’Ucraina. Ma che cosa succederebbe dopo?
Un pericolo per la NATO
Ad analizzare i possibili scenari sono stati gli studiosi dell‘Institute for the study of war (Isw). Secondo i ricercatori, ad avere maggior interesse nella guerra della Russia contro l’Ucraina sarebbero proprio gli Stati Uniti. Se Washington interrompesse gli aiuti nei confronti dell’Ucraina, infatti, non è assolutamente escluso che l’esercito russo riesca a conquistare il territorio di Kiev. La prima ipotesi è quella di un esercito russo vincente, ma fortemente indebolito dal conflitto con l’Ucraina. Le forze di Mosca, infatti, sono state distrutte quasi del 90% da parte dei soldati di Kiev, ma il Cremlino è riuscito comunque a sostituire le perdite con un nuovo ciclo di arruolamenti e potenziando la propria industria bellica.
Ma non è affatto escluso che la Russia possa vincere questa guerra con un esercito più grande e potente rispetto all’invasione dell’Ucraina nel 2022. L’Economia di Mosca potrebbe inoltre riprendersi in maniera graduale, anche per l’indebolimento graduale delle sanzioni occidentali e la capacità di Mosca di aggirarle. In quel caso Mosca riuscirebbe a sostituire le sue attrezzature, ricostruendo l’esercito grazie alla ricchezza ed esperienza conquistata durante la guerra.
Il maggior pericolo preso in considerazione dagli analisti è quello che la Russa possa rappresentare una vera e propria minaccia per i Paesi Nato. In caso di vittoria, infatti, Mosca ne condividerebbe i confini, portando la tensione ai livelli della Guerra Fredda. Una situazione che costringerebbe gli Stati Uniti e tutti i Paesi Nato a rafforzare i confini con uomini e mezzi. Paradossalmente, infatti, smettere di sostenere l’Ucraina – condannandola alla sconfitta – potrebbe costare molto di più ai Paesi occidentali. Nonostante le potenze Nato abbiano una capacità militare superiore a quella della Russia, l’arrivo dell’esercito di Mosca ai confini con la Polonia costringerebbe gli Stati Uniti a schierare una parte piuttosto considerevole delle proprie forze proprio in Europa orientale. Questo, però, significherebbe togliere risorse (e uomini) dalle basi stanziate a Taiwan, lasciando spazio libero alla Cina.