Non solo Covid e influenza. Adesso l’epidemia del morbillo preoccupa tutta Europa e non solo: è un grande problema
Gli ultimi tre anni sono stati particolarmente duri dal punto di vista sanitario. Il Covid ha letteralmente cambiato le vite di milioni di persone, modificando anche il nostro approccio alla scienza.
Tuttavia, non esiste solo il Covid o le malattie influenzali e simil-influenzali. Nelle ultime settimane, infatti, si è moltiplicato l’allarme riguardo una malattia di cui si parlava sempre molto meno. In gran parte del mondo, infatti, è in atto una vera e propria epidemia di morbillo che continua a preoccupare i medici.
Ecco che cosa sta succedendo
L’UNICEF ha fatto sapere che tra il gennaio 2023 e il 5 dicembre dello stesso hanno, in Europa e Asia Centrale sono stati registrati 30.601 casi di morbillo. nel 2022, solo un anno fa, i casi di morbillo confermati nella stessa area furono 909. L’aumento è stato infatti del 3.266%. Numeri impressionanti che stanno realmente preoccupando i medici e gli scienziati di tutto il mondo. Si tratta di cifre che, data la loro dimensione e correlazione geografica, fanno pensare ad una vera e propria epidemia in corso.
Il tasso più elevato di incidenza è stato registrato in Kazakistan. Nel Paese asiatico, infatti, sono stati registrati 69 casi per 100.000 abitanti. In numeri assoluti i casi sono stati 13.254. Al secondo posto di questa triste classifica troviamo il Kirghizistan. I casi confermati di morbillo sono stati 58 su 100.000 abitanti, ovvero 3.811 casi. Anche in Europa la situazione non sembra essere affatto tranquilla, anzi. La Romania ha fatto sapere che è in corso un’epidemia nazionale di morbillo, con un tasso di 9,6 casi per 100.000 abitanti. I casi in termini assoluti sono 1.855.
Il problema alla base di questa nuova epidemia sembra essere la scarsa propensione alla vaccinazione nei bambini. Sono circa 931.000 (quasi un milione) i bambini che, in Europa e in Asia Centrale, non hanno ricevuto il vaccino in maniera completa o almeno parziale nel 2019 e nel 2021. Se il tasso di vaccinazione della prima dose anti-morbillo nel 2019 era del 96%, solo tre anni dopo questo è sceso al 93%. La Direttrice regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale ha affermato che il segno più evidente che segue un crollo della copertura vaccinale è proprio l’aumento repentino dei casi di morbillo. Ed è proprio questo quello che sta avvenendo negli ultimi anni, come dimostrano i dati sopra riportati. Importante dunque agire in maniera preventiva e aumentare la copertura vaccinale nei bambini, nei confronti di quella che è una malattia pericolosissima e spesso sottovalutata.